Ferrero, nuovi richiami | Lavoro ricco ma nessun candidato | Scatola nera sulle auto

Maggiore attenzione sugli alimenti ma anche sul mondo del lavoro e della sicurezza stradale. Elementi da leggere in un’unica ottica.

 

È innegabile che, da qualche anno a questa parte, l’attenzione a ciò che si mangia è decisamente più elevata. Gli standard di consumo, al netto di quanto accaduto durante la pandemia, sono lievitati negli ultimi decenni.

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Foto: CC

Per questo avere un occhio di riguardo sugli alimenti e sulla loro composizione diventa fondamentale. Non solo una volta imballati ma anche nel momento in cui si ha a che fare con la materia prima. Niente di strano, quindi, che i richiami alimentari facciano più notizia che in passato. Da un lato c’è più consapevolezza sulla presenza di determinate sostanze, utilizzate magari come pesticidi oppure per il trattamento dei prodotti. Dall’altro, una maggiore attenzione anche da parte dei produttori, più prossimi non solo alle esigenze dei clienti ma anche alla loro aumentata conoscenza degli alimenti e delle loro caratteristiche. Non si tratta tanto di erudizione quanto di vera e propria maturazione da parte dei consumatori.

Ferrero, nuovi richiami alimentari

Negli ultimi mesi, sotto i riflettori sono finite aziende di un certo prestigio, anche italiane seppure maggiormente nei loro poli esteri. Ha colpito l’attenzione dei consumatori, ad esempio, il caso recente di Ferrero, che ha richiamato spontaneamente alcuni prodotti dolciari di larghissimo consumo per sospetti casi di salmonella o contaminazioni batteriche in genere. Decisioni immediate a fronte di possibili connessioni fra il consumo di tali prodotti e la comparsa di sintomi riconducibili al batterio della salmonellosi. Ad aprile aveva fatto scalpore la chiusura di uno stabilimento ad Arlon, in Belgio. Alcuni casi, ancora prima, avevano riguardato l’Irlanda e la Gran Bretagna, con riferimento agli ovetti Kinder. Più di recente, Ferrero ha richiamato dei lotti di Kinder Happy Moments Minimix e del Peluche Coniglio Maxi Mix, non realizzati né venduti in Italia. A scopo precauzionale naturalmente e con l’obiettivo di una tutela a 360 gradi. PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >>> Ferrero, periodo nero: altri due richiami, non mangiate questi prodotti

Lavoro, 6 mila euro e zero candidati

La stessa attenzione, i cittadini la convogliano anche nel mondo del lavoro. In ottemperanza all’articolo 1 della nostra Costituzione naturalmente, ma anche a una serie di esperienze che, negli anni, hanno forgiato una certa consapevolezza anche in quest’ambito. Certo, in tempi di crisi economica si tende a fare quel che si può e, soprattutto, si ringrazia per ciò che si ha. La crisi del settore occupazionale viene da più lontano della crisi pandemica e la sofferenza di alcuni settori indica come questi ne paghino lo scotto più di altri. Alcuni casi, però, sono abbastanza emblematici rispetto al momento storico. Un datore di lavoro, a fronte di un’offerta particolarmente attraente pari a 6 mila euro netti per tre mesi, ha preso atto dell’assenza totale di candidati. Si tratta del titolare di un minimarket del Grossetano, che offre anche un weekend per due persone e promuove una campagna sui social. Chissà che il problema non sia proprio nella stagionalità.  PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >>> Lavoro, titolare offre 6 mila euro netti per tre mesi: nessun candidato

Scatola nera anche sull’auto

Consapevolezza si diceva. Quella che si dovrebbe avere anche alla guida della propria auto, fra obblighi, rischi e responsabilità. Considerando come spesso questa venga a mancare, a partire dal mese di luglio del 2022 sarà ufficiale l’obbligo di installare nei propri veicoli una scatola nera. Sì, più o meno la stessa che si trova sugli aerei. Si tratta di una disposizione valida per tutti i veicoli di nuova omologazione europea (quindi non per le auto già immatricolate) e prevista dal regolamento europeo 2019/2144. L’obiettivo? Aumentare la sicurezza sulle strade e definire con maggiore chiarezza le dinamiche in caso di incidente. PER APPROFONDIRE LEGGI ANCHE >>> Scatola nera sulle auto: ecco per chi sarà (davvero) obbligatoria. L’obbligo scatterà a partire dal 6 luglio 2022. Ed è bene esserne informati.

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