Un famoso sito di video per adulti ha dovuto abbassare la pubblicazione di milioni di elementi, ecco la denuncia
Non c’è pace per PornHub. Non è passato molto dall’inchiesta scandalo che costò al sito la cancellazione di 7 milioni di video, ora un’altra causa torna a preoccupare il portale di video per adulti gratuito.
Sono infatti una quarantina, le donne che lo hanno citato a giudizio, per truffa. Queste, dichiarano di essere state raggirate dal sito Girls do Porn, già chiuso da più di un anno dal Tribunale di San Diego che condannò per traffico sessuale e frode i suoi proprietari, Michael Pratt e Matthew Wolfe.
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Qual è la truffa ricevuta dalle modelle
Andiamo per ordine. Il sito pubblicizzava dei lavori da modella, prima di spiegare alle interessate che si trattava di lavorare per video hard. Secondo quanto riportato dalla BBC, a loro veniva detto che il lavoro sarebbe stato anonimo e i loro video non sarebbero stati pubblicati su Internet. Solo una prova da lasciare su dvd per mercati al di fuori degli Stati Uniti.
Non è però questa la realtà. Tutti i video, non solo sono stati pubblicati sul mercato statunitense, ma ricaricati in clip o quasi per intero su Pornhub. Ma non finisce qui per gli ex proprietari di Girls do Porn, leggete queste dichiarazioni da parte delle: “Non è stato permesso di lasciare i luoghi delle riprese fino a quando i video non sono stati realizzati”, e c’è chi dice che si era: “Costrette a compiere alcuni atti sessuali che si erano rifiutate di fare, altrimenti non sarebbero stati pagati o non avrebbero potuto andarsene”.
Denuncie quindi non solo per truffa, ma anche aggressione e violenza sessuale. Ed ecco cosa c’entra Pornhub. Il sito Girls do Porn, è stato tra gli account più accreditati del famoso sito, prima della cancellazione. Molte vittime però hanno spiegato che dal 2009 al 2016 hanno provato a contattare Pornhub, ma mai nessuna risposta. Anzi, alcune donne truffate sono sicure che i loro video sono rimasti in rete, fino almeno al 2019. Ed è per questo che almeno 40 tra quelle vittime, hanno accusato anche Pornhub, per ritardi cioè, nel cancellare i loro video.
Oggi, famosissimo sito per adulti, ha cancellato milioni di video, abbassando non di poco il proprio bagaglio. Se infatti fino a pochi giorni fa, ce n’erano al suo interno, 13 milioni e mezzo, oggi è possibile trovarne soltanto 2 milioni e 900mila. Ed in più, MasterCard e Visa, si sono allontanate, sospendendo ogni tipo di servizio per i pagamenti a questo sito.