Superenalotto, ecco cosa occorre per vincere: le situazioni più assurde

L’attesa per la super estrazione record del Superenalotto ha ormai calamitato su di se le attenzioni di tutto il paese.

Il paese è ormai tutto concentrato solo ed esclusivamente sulla prossima estrazione del Superenalotto. Il jackpot dei record è qualcosa di troppo ambito per passare cosi, in sordina. Oltre 215 milioni per un jackpot che resterà impresso nella memoria di molti per un bel po’ di anni. L’Italia insomma è in attesa di conoscere un nuovo milionario in un momento storico molto preoccupante.

vincita superenalotto
foto adobe

Ad oggi è più di un anno che le cronache non raccontano di un sei vincente al Superenalotto. L’ultima volta è successo a maggio 2021, a Montappone, nelle Marche in quell’occasione al fortunato vincitore andarono la bellezza di 156 milioni di euro. Da quel momento nessuna sestina vincente è stata più estratta. Premi minori, spesso di tutto rispetto, di quelli che possono cambiare la vita, ma di sei nemmeno più l’ombra.

Da quel momento cosi come detto soltanto una serie di vincite minori. Il record di 209 milioni di euro consegnati a Lodi nel 2019 ha retto fino a poche settimane fa. Ormai stracciato il primato che reggeva quindi da ben 3 anni il jackpo oggi si attesta sull’incredibile cifra di 214 milioni di euro. Tanti, troppi soldi. Una montagna di denaro che potrebbe far perdere la testa letteralmente a chiunque cosi come spesso in passato è successo.

Superenalotto, ecco cosa occorre per vincere: le incredibili storie degli ultimi vincitori

Numerose le storie che negli anni hanno riguardato semplici cittadini che di colpo sono diventati ultramilionari dando un taglio netto alla loro vita precedente. Situazioni incredibili, inimmaginabili che di certo hanno colpito in molti casi l’opinione pubblica. Il racconto comparso sul quotidiano “Il Giornale” qualche tempo fa di colui che negli anni ha staccato di fatto le vincite del Superenalotto per quasi quindici anni prima di andare in pensione. “Il vincitore è spesso disorientato e dobbiamo tranquillizzarlo, farlo sentire a suo agio”.

Il racconto continua riguardo le condizioni di colui che vince, di come arriva insomma a quel momento: “È frastornato e sembra volersi liberare al più presto di un peso. La scheda prima uno se la toglie dalla tasca e meglio è. C’è chi tra la vincita e l’incasso non esce di casa per giorni per non perderla di vista. Chi si fa cucire delle tasche segrete nella giacca. Chi la mette in una scarpa. Comunque nessuno arriva qui spavaldo“.

Storie a metà tra farsa e drammatico, situazioni che coinvolgono molto più di quanto dovrebbero in alcune occasioni: “Una signora che aveva vinto qualche milionata mi disse: finalmente posso far tornare in Italia mio fratello che non vedo da dieci anni perché è andato a lavorare in Brasile. Un’altra vinse un jackpot da 14 milioni e arrivava dall’Emilia del terremoto. Ci rivelò che finalmente avrebbe potuto risistemare le tubature del riscaldamento e passare un inverno non al freddo. E risistemare la scuola del paese“.

L’ultimo racconto ha dell’incredibile: “C’era una vincita da 77 milioni e il fortunato dopo due mesi ancora non si era visto. Si presentò a fine settembre, serafico. Era un ragazzo, ci raccontò che stava lavorando in una pizzeria sulla riviera romagnola e che non aveva voluto mettere in difficoltà il titolare lasciandolo a metà stagione”. Storie incredibili che in alcuni casi sfiorano l’assurdo ma che danno la cifra di quanto in effetti certe vincite possano rappresentare quasi troppo per i singoli vincitori e di quanto poi possano stravolgere le proprie vite.

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