Bonus Idrico 2021, l’agevolazione contro lo spreco: i requisiti

Un’agevolazione che si inserisce nel filone della gestione dei consumi. Cos’è il Bonus Idrico 2021 e chi ne ha diritto.

Bonus idrico
Foto di PublicDomainPictures da Pixabay

Rientra nella vastissima giungla delle agevolazioni pensate come contrasto ai contraccolpi della pandemia. In particolare, il Bonus Idrico 2021 mira a un duplice scopo: ridurre il livello dei consumi ed edulcorare sull’utilizzo dell’acqua in ambito domestico. Del resto, il risparmio su questo bene primario è sempre stato un mantra del welfare familiare, sia per abbattere i costi che per la consapevolezza (imparata fin da bambini) che lo spreco di una risorsa come l’acqua sia deleterio anche per il prossimo, oltre che per sé stessi. E, dal momento che la politica dei bonus è intervenuta un po’ ovunque nel contesto domestico, ecco inserirsi una nuova agevolazione nel filone dei consumi.

Il Bonus Idrico va ad affiancarsi ad altri provvedimenti quali il Bonus verde e quello per gli elettrodomestici. Sgravi fiscali accessibili a patto di procedere ad alcuni interventi (o acquisti) specifici per la propria abitazione. Il Bonus Idrico prosegue su questa strada portando, con uno stanziamento di 20 milioni per l’anno in corso e accessibile solo per determinati interventi che abbiano come obiettivo la riduzione del flusso dell’acqua. Va ricordato che il bonus può essere applicato sia su parti di edifici comuni che su singole unità immobiliari.

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Bonus Idrico 2021, l’agevolazione contro lo spreco: chi ne ha diritto

Ma chi può fare richiesta per il Bonus Idrico? Innanzitutto tutti coloro residenti entro i confini del nostro Paese. Inoltre, condizione essenziale, per accedere all’agevolazione occorrerà che il richiedente svolga uno dei lavori previsti nello statuto che regola il bonus. Ad esempio una sostituzione (o una fornitura) dei vasi sanitari in ceramica con apparecchi a scarico ridotto. Oppure la sostituzione (o fornitura) di rubinetti per limitare il flusso dell’acqua, sia ai lavandini che alle docce. E ancora, la regolazione del flusso d’acqua dev’essere inferiore a 6 litri al minuto (rubinetti) o 9 al minuto (doccia).

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Una particolarità del Bonus Idrico, che poi è la sua caratteristica cardine, è la sua totale accessibilità. L’agevolazione, infatti, può essere richiesta da qualsiasi cittadino italiano, senza limitazioni reddituali né di Isee e nemmeno in base alla composizione del nucleo familiare. Per quanto riguarda l’esenzione fiscale, non si tratta di reddito imponibile e non entra nel merito del calcolo del valore Isee. Il contributo per i lavori sul risparmio dell’acqua può arrivare anche a 1.000 euro, erogato per ciascun soggetto richiedente. Un bonus piuttosto vantaggioso, specie per chi ha approntato spese in pandemia.

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