Le parole di Vittorio Sgarbi fanno discutere, volano insulti e il web si divide

Vittorio Sgarbi si scaglia contro Virginia Raggi, con una frase che sta facendo discutere. Cosa è successo tra i due?

Vittorio Sgarbi Raggi

Che Vittorio Sgarbi non se ne risparmiasse mezza, lo sappiamo tutti, ma che ci andasse giù pesante anche con Virginia Raggi nessuno se lo aspettava.

E’ successo in occasione della presentazione dei candidati presidenti dei 15 Municipi di Roma.

Il critico d’arte, non si è risparmiato e rivolgendosi a Virginia Raggi ha detto: “Secondo me prima di fare il sindaco era una cameriera nell’ufficio di avvocati e guadagnava 600 euro al mese”.

All’uscita infelice di Sgarbi non è mancata una dura replica, tramite un Tweet, da parte di Virginia Raggi, nuovamente in corsa per il Campidoglio: “Io nella mia vita ho lavorato. E tra le tante cose ho fatto anche la cameriera. Che è un lavoro più che dignitoso. Dovresti avere rispetto per chi si guadagna da vivere ogni giorno con fatica e onestà, soprattutto in questo momento. Vergogna”.

LEGGI ANCHE >>> Il giorno prima del lockdown: le 3 cose che possiamo ancora fare

Vittorio Sgarbi contro la Raggi: interviene anche Di Maio

Da questo scontro, Luigi di Maio, si è immediatamente scagliato dalla parte della prima cittadina.

Di Maio, sull’affermazione di Sgarbi, ha così commentato: “Non ho l’abitudine di rispondere a Vittorio Sgarbi, lo sapete. Sorprende come una persona di cultura riesca ad essere così volgare e offensiva. Non è il nostro stile. Non è nemmeno lo stile di Virginia Raggi, che gli ha risposto da signora. Farsi le ossa sul lavoro è infatti una cosa onorevole e dignitosa, di cui andare fieri. Basta attaccare Virginia, basta offenderla, basta insulti. Chiediamo rispetto”.

Dopo questo botta e risposta si pensava che tra le acque si fossero calmate, invece no. Sgarbi ha infatti voluto sottolineare le parole da lui pronunciate: “Quelli come te non dovrebbero lavorare, visto come hai ridotto Roma. Ti lascerei a casa, con il reddito di cittadinanza. Chissà quanti piatti avrai rotto, come cameriera, lavoro dignitoso, ma che richiede abilità. Vergognati tu, sindaca per caso di una città umiliata”.

Impostazioni privacy