Allarme Covid, il contagio non si ferma: tre Regioni anticipano il Governo

Coronavirus, senza attendere le decisioni governative di venerdì tre presidenti di Regione annunciano nelle prossime ore altrettante ordinanze restrittive per ridurre i contagi nei loro territori. Ecco chi sono.

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Oggi sono entrate in zona arancione Abruzzo, Basilicata, Liguria, Toscana e Umbria. La Campania galleggia ancora nell’indecisione di una virtuale scala di colori: gialla, arancione o addirittura rossa.

Oggi si registrano circa 32mila casi di contagio, in calo sì rispetto a ieri, ma si supera la soglia negativa del milione di casi complessivi individuati. I tamponi effettuati oggi sono più di 225mila con 623 decessi registrati ed un aumento delle terapie intensive di 110 unità.

Il Governo sembra orientato a prendere delle ulteriori decisioni di tipo restrittivo solo venerdì dopo aver analizzato il report degli esperti sul monitoraggio dei dati più recenti.

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Coronavirus in Italia, Governo deciderà venerdì ma tre Regioni anticipano misure

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Se Palazzo Chigi, quindi, ha deciso di attendere dopodomani tre Governatori annunciano l’adozione di ordinanze autonome in senso più restrittivo per ridurre il livello di contagio.

In mattinata è stato Luca Zaia, Governatore del Veneto, a lanciare l’allarme ed evidenziare come i numeri di ricoveri e terapie intensive sono al livello di  marzo. In virtù di ciò Zaia ha anticipato che domani presumibilmente adotterà una ordinanza su divieti di assembramenti che avrà una linea comune di principio con quelle che adotteranno anche due suoi colleghi.

Uno di questo è Massimiliano Fedriga, Governatore del Friuli Venezia Giulia, che ha fatto il punto della situazione. L’Rt è oltre l’1,5 con rischio zona rossa se si supera anche solo un altro indicatore. In arrivo una ordinanza che dovrebbe fermare la possibilità di aperitivo all’esterno e prevedere restrizioni nelle zone pedonali nel centro della città.

Il terzo Governatore che probabilmente entro le prossime ore adotterà una ordinanza è Stefano Bonaccini, presidente dell’Emilia Romagna nonché presidente della Conferenza delle Regioni, il quale nelle scorse ore ha sentito i colleghi Zaia e Fedriga proprio per concordare misure comuni. Le sue misure dovrebbero interessare gli assembramenti nelle strade principali delle città e soprattutto nel fine settimana.

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