Aveva appena perso il lavoro: 28enne trovato impiccato, era ancora vivo

Il ragazzo ha tentato di suicidio in seguito alle sue vicissitudini a lavoro e nella vita privata. La ricostruzione dei fatti è agghiacciante

Suicidio
Carabinieri (Fonte foto: web)

La notte di Natale si stava per trasformare in una vera e propria tragedia per un 28enne di Mirano (provincia di Venezia). Il giovane ha provato a togliersi la vita impiccandosi ad un albero, ma i Carabinieri di Noale sono riusciti ad arrivare in tempo e ad evitare il peggio.

Ad allertare le forze dell’ordine è stata una segnalazione telefonica secondo cui un uomo di Mirano stava tentando di compiere l’estremo gesto. Immediato l’intervento della pattuglia del Comando della stazione Noale coadiuvata da un’altra proveniente dal Comando della Stazione di Spinea.

Giunti sul posto i militari non hanno attivato sirene ed allarmi per evitare di turbare ulteriormente il ragazzo. In fase iniziale però le ricerche non hanno sortito gli effetti sperati, ma ad un tratto in un viale alberato hanno intravisto una sagoma impiccata ad un albero.

LEGGI ANCHE >>> Lockdown, allarme suicidi, 71 persone si sono arrese: come riconoscerle

LEGGI ANCHE >>> “I nuovi poveri sono loro”, il tracollo economico e il rischio suicidi

Ragazzo 28enne tenta il suicidio: il salvataggio da parte dei Carabinieri

Grazie al tempestivo salvataggio sono riusciti ad evitare la tragedia. Il 28enne era in posizione eretta con i piedi non poggiati a terra, la testa verso il basso e appeso ad un albero tramite un lenzuolo.

Inizialmente non era cosciente, poi dopo averlo scosso si è risvegliato. Naturalmente scosso, è scoppiato a piangere e ha raccontato le sue difficoltà. Aveva perso il lavoro il giorno prima e aveva problemi con la sua ex ragazza nonché madre di suo figlio.

Ha chiesto di poter tornare a casa a prendere le sigarette, ma in realtà era solo un escamotage per completare il suo “piano”. Una volta accompagnato presso la sua abitazione ha cercato di prendere un coltello. I carabinieri però consapevoli del suo stato d’animo non l’hanno perso di vista e glielo hanno sottratto.

Successivamente è arrivata l’ambulanza che ha fornito tutte le cure del caso. Per forza di cose però e per evitare ulteriori tentativi di suicidio, si è reso necessario il ricovero presso il reparto di psichiatria dell’Ospedale di Dolo.

Impostazioni privacy