Titolari Legge 104: a quali assegni hanno sempre diritto in busta paga

In molti forse non lo sanno ma i titolari Legge 104 devono tassativamente ricevere alcune particolari retribuzioni in busta paga. Vediamo quali sono e perché sono esigibili 

Titolati Legge 104
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La Legge 104 è piuttosto rinomata in Italia e prevede diverse agevolazioni per le persone affette da disabilità più o meno gravi. Un provvedimento necessario per garantire a coloro che devono fare i conti con patologie permanenti di poter lavorare e al tempo stesso poter monitorare la loro condizione.

Ad esempio può assentarsi dal lavoro per motivi riguardanti la propria salute. Anche il familiare che presta assistenza e che magari lo accompagna in macchina nei centri o negli ospedali per le apposite visite, ha il diritto a permessi lavorativi (oltre che all’assegno Inps relativo all’assistenza).

Titolari Legge 104: gli assegni in busta paga ai quali hanno diritto

Tutto ciò avviene nel pieno rispetto della suddetta legge e non prevede tagli sullo stipendio alla fine del mese. Il datore di lavoro non può per nessun motivo opporsi a queste richieste, altrimenti rischia di trasgredire quanto stabilito dalla norma.

Ad ogni modo chi usufruisce di questa legge e i loro familiari devono conoscere bene queste condizioni, onde evitare che qualcuno possa non rispettare i loro diritti. Quindi è bene sapere che i permessi per motivi di salute oltre ad essere retribuiti non hanno alcuna incidenza su stipendi, pensioni, TFR, contributi, ferie e tredicesima. 

In tanti vivono con la preoccupazione che le agevolazioni di cui sopra, possano avere degli effetti negativi su queste prestazioni. Ad onor del vero, i titolari della Legge 104 devono ricevere la tredicesima e qualora il contratto di lavoro lo preveda anche la quattordicesima. Se l’accordo prevede premi di produttività o altre forme di incentivo, vanno erogate a prescindere dall’eventuale utilizzo di permessi per visite e controlli medici. 

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Qualunque forma di opposizione o di tagli da parte del datore di lavoro è perseguibile, in questo si trascenderebbe in una più che evidente discriminazione. Quindi, non resta che attingere le informazioni necessarie e corrette per poter far valere sempre e comunque le proprie ragioni.

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