Reddito di cittadinanza, decisione a sorpresa: platea di beneficiari allargata

Per quel che riguarda il reddito di cittadinanza, arriva una decisione forse un po’ a sorpresa: spetterà a più persone. Ecco i dettagli.

reddito di cittadinanza
(Fonte: Pixabay)

Oramai si può dire che è passato davvero un bel po’ di tempo da quando la misura del reddito di cittadinanza è stata introdotta in Italia. Un bonus e un sussidio che ha sempre scatenato molteplici discussioni e riflessioni, che per di più si sono amplificate e sono aumentate in un periodo difficile e complicato come quello che si sta vivendo.

Però, al di là dei tanti dubbi che ancora sorgono, questo strumento continua a essere confermato. Ed ecco che subirà comunque una sorta di vero e proprio restyling. Ma di che cosa si tratta? Tutto si lega ad alcuni requisiti, che dovrebbero venir meno, ampliando così la platea di persone che ne usufruirà. Giusto, mai come in questo caso, entrare nel dettaglio e provare a spiegare il tutto.

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Reddito di cittadinanza, ecco il restyling: tutte le novità

(Fonte; Pixabay)

Tutte le novità saranno, stando a indiscrezioni e rumors, inserite nel tanto atteso e chiacchierato Decreto sostegni. Insomma, tutto dovrebbe entrare in vigore una volta che quest’ultimo sarà approvato e pubblicato in Gazzetta Ufficiale. Entrando nello specifico dei suddetti cambiamenti, ci dovrebbe essere la cancellazione di alcuni requisiti. Questo porterà inevitabilmente a concedere il reddito di cittadinanza a un maggior numero di persone rispetto a quelle attuali. Ad annunciare questo nuovo adeguamento è stato in prima persona il ministro del Lavoro Andrea Orlando.

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A essere rivisto potrebbe essere proprio il meccanismo di calcolo, vista l’eliminazione di qualche requisito. Una revisione che è stata decisa per far fronte a un’emergenza sanitaria, economica e lavorativa che si sta facendo via via sempre più grave. E allora ecco che la misura verrà senza alcun dubbio resa maggiormente flessibile. L’obiettivo è sì quello di aiutare famiglie in difficoltà, ma soprattutto inserire il maggior numero possibile di persone all’interno del mondo lavorativo. Insomma, un meccanismo complesso ma necessario in un periodo di profonda crisi come questo.

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