Reddito di cittadinanza e la truffa della famiglia che non ne ha diritto

Grazie all’aiuto delle Poste con la Guardia di Finanza la truffa di una famiglia che percepiva indebitamente il reddito è stata sventata.

Percepivano da tempo il reddito di cittadinanza pure non avendo nessun diritto.

La truffa scoperta dalle forze dell’ordine di Sant’Ilario che avvisati da una dipendente di PosteItaliane sono riusciti a sventare la potenziale truffa di una famiglia di origine romena: padre, madre e due figli di 22 e di 20 anni.

Tutto è iniziato dalla segnalazione della dirigente di PosteItaliane del paese di Sant’Ilario che aveva denunciato questa famiglia che aveva presentato dei documenti visibilmente falsi.

A quel punto sono entrate in gioco le ricerche della Guardia di Finanza che ha scoperto dati sulla famiglia truffaldina.

Reddito di cittadinanza e la truffa della famiglia che non ne ha diritto: denunciati in quattro

La famiglia infatti, con il padre di 51 anni, la madre di 41 ed i figli di 22 e 20 anni aveva sottratto illegalmente circa 6000 euro alla tesoreria, dimostrando di essere residente sul suolo italiano da 10 anni, ma in realtà per quanto dimostrato, arrivata in Italia solo per riscuotere il reddito impropriamente.

“Questi truffatori sono un insulto ai reali percettori del reddito di cittadinanza” il commento di alcuni membri del Movimento 5 Stelle.

Sono Maria Edera Spadoni, Davide Zanichelli e Maria Laura Mantovani, parlamentari del Movimento 5 Stelle che sottolineano gli eventi simili che spesso accadono:

“Sul territorio reggiano, tra reddito di cittadinanza e pensione di cittadinanza, a gennaio 2021 i percettori reali sono 9.862; per alcune persone questo è scaduto, ma si prospetta in parte un rinnovo. Le famiglie in totale sono 4.129, con una media contributo di 506 euro e 477 euro per la pensione di cittadinanza, si aggiunge inoltre un contributo integrativo sulla stessa pensione di 228 euro. Quindi, la media totale dei due provvedimenti è di 472 euro a testa”.

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