Decreto Sostegno, arriva il condono: azzerate 61,5 milioni di cartelle

Grazie al Decreto Sostegno si dovrebbe assistere al condono di milioni di cartelle esattoriali. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le ultime informazioni in merito.

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Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto del Covid che continua ad incidere negativamente sulle nostre vite, portandoci a dover cambiare molte nostre abitudini. A partire dal distanziamento sociale, fino ad arrivare all’utilizzo della mascherina, passando per le varie restrizioni, sono davvero tanti gli accorgimenti a cui dover prestare attenzione. Un contesto particolarmente difficile, che vede molte imprese dover tenere le serrande chiuse, con ripercussioni negative sulle tasche di molti lavoratori.

Sempre più famiglie si ritrovano a dover fare, purtroppo, i conti con una crisi economica. Ad aggravare la situazione la paura di dover fare i conti con i pagamenti di cartelle esattoriali pregresse, inerenti vecchi debiti, riguardanti ad esempio Imu, bollo o Tari. Ebbene, proprio in questo contesto interesserà sapere che a breve si potrebbe assistere al condono di milioni di cartelle esattoriali. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo quali sono le ultime informazioni in merito.

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Decreto Sostegno, arriva il condono: tutto quello che c’è da sapere

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In seguito al crollo del governo Conte bis, Mattarella ha affidato la guida del nostro Paese a Mario Draghi. Il nuovo esecutivo, guidato dall’ex governatore della Banca Centrale Europea, è al lavoro in questi giorni per definire le misure che entreranno in vigore grazie al Decreto Sostegno. Il testo dovrebbe essere approvato venerdì 19 marzo, portando con sé delle importanti novità.

Tra queste proprio l’azzeramento di circa 61,5 milioni di cartelle esattoriali, inerenti il periodo che va dal 2000 al 2015, per importi fino ad un massimo di 5 mila euro. I soggetti interessati dal condono non dovranno presentare alcuna domanda.

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Sarà la stessa amministrazione finanziaria a provvedere alla cancellazione delle pendenze a carico di cittadini, imprese e professionisti. I soggetti interessati, comunque, possono provvedere a verificare la propria posizione accedendo all’area riservata del sito dell’Agenzia delle Entrate-Riscossione.

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