Insonnia, incredibile il motivo per cui non si riesce a dormire: si risolve con una sola mossa

La causa dell’insonnia può essere una prassi abituale di cui si ignora la pericolosità. Conoscendola si potranno dormire sonni tranquilli.

Non riuscire a dormire senza capirne il motivo può far andare fuori di testa. Spesso, però, risolvere il problema è più facile di quanto si pensi.

insonnia
Adobe Stock

Passare le notti con gli occhi aperti a fissare il soffitto senza riuscire a cadere in un sonno profondo. Le persone che soffrono di insonnia sono sempre più numerose e i motivi della difficoltà incontrata sono prevalentemente psicologici. Le paure e l’ansia hanno raggiunto livelli amplificati con la pandemia. Il timore per la salute propria e dei propri cari, le morti, le restrizioni e gli isolamenti hanno segnato profondamente la psiche di bambini, ragazzi e adulti. Ora se ne pagano le conseguenze che spesso si traducono nella difficoltà di prendere sonno. Si è aggiunto, poi, il timore di un conflitto a livello mondiale con l’invasione dell’Ucraina da parte della Russia. La corsa ai bunker e l’assalto agli scaffali dei supermercati nel mese di marzo sono la prova palese che l’ansia non ci abbandona mai. Vivendo in questo costante stato di angoscia è facile capire perché non si dorme di notte. Chi rimane più freddo e distaccato e vive una vita serena, invece, può faticare a comprendere il motivo della propria insonnia.

Insonnia e farmaci, c’è una correlazione

I motivi legati all’insonnia sono molteplici. Le elevate temperature notturne, una cena pesante da digerire oppure le medicine che si assumono. Alcuni farmaci, infatti, incidono negativamente sulla qualità del riposo notturno. Primi tra tutti i medicinali anti-depressivi che portano ad avere un sonno agitato e a frequenti risvegli notturni. Si stima una percentuale del 10/20% di pazienti che assumono fluoxetina, sertralina o paroxetina con problemi di insonnia.

Gli alfa-bloccanti, farmaci per la pressione alta, si ripercuotono sfavorevolmente sul riposo notturno andando a disturbare proprio durante la fase REM, quella del sonno più profondo. Allo stesso modo, i corticosteroidi mentre combattono un’infiammazione possono produrre incubi e risvegli notturni.

Altri medicinali che disturbano il sonno

Nella lunga lista di medicinali che disturbano il sonno aggiungiamo i lassativi. L’effetto si farà sentire durante la notte e si sarà costretti ad alzarsi per soddisfare il bisogno impellente. Agiscono sul cervello e sul metabolismo, infine, gli integratori con effetti stimolanti che non dovranno mai essere assunti prima di andare a letto. L’azione energizzante potrebbe durare a lungo e far passare una notte insonne.

In conclusione, è bene evitare l’assunzione dei farmaci elencati per non peggiorare la qualità del sonno. Ricordiamo, infatti, che l’insonnia cronica o sporadica rovina il ritmo cardiaco e causa conseguenze gravi a livello psico-fisico. Non riposare bene comporta, infatti, una produzione maggiore di cortisolo ossia l’ormone dello stress e genera affaticamento e difficoltà di concentrazione.

Impostazioni privacy