Buoni pasto, ci sono cattive notizie: cosa stanno per fare supermercati e ristoratori

Brutte notizie per molti lavoratori. A breve, infatti, supermercati e ristoratori potrebbero non accettare più i buoni pasto. Ecco cosa sta succedendo.

I buoni pasto pesano sulle tasche di ristoratori e supermercati che a breve potrebbero non accettarli più. Ma cosa sta succedendo? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

buoni pasto
Foto © AdobeStock

Un periodo storico difficile quello in cui ci ritroviamo a vivere, in quanto segnato da tutta una serie di eventi che pesano sulle nostre vite e anche sulle nostre tasche. Sempre più famiglie e aziende, purtroppo, hanno delle serie difficoltà nel riuscire a far fronte alle varie spese. Se tutto questo non bastasse bisogna fare i conti con un preoccupante aumento dei prezzi.

Proprio in tale ambito, pertanto, non possono passare inosservate le ultime notizie che coinvolgono diversi lavoratori. A breve infatti, molti supermercati e ristoratori potrebbero non accettare più i buoni pasto per via del loro peso economico. Cosa c’è da aspettarsi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

Buoni pasto, supermercati e ristoratori non li accetteranno più: tutto quello che c’è da sapere

Brutte notizie per molti lavoratori che a breve potrebbero dire addio ai buoni pasto. Il motivo? Molti supermercati e ristoratori potrebbero non accertarli più. Una situazione che non può passare di certo inosservata e che trova le sue radici in un contesto economico già particolarmente complicato.

Le commissioni, bisogna sapere, sono arrivate al 20% e per questo motivo per gli addetti ai lavori diventa sempre più difficile offrire questo servizio. Proprio partendo da questo presupposto si alza la protesta delle associazioni di categoria contro il sistema dei buoni pasto, tanto da richiedere una vera e propria riforma volta a risolvere tale situazione.

In caso contrario, come già detto, ristoratori e supermercati potrebbero non accettare più i buoni pasto. “Dopo due anni di pandemia, e il rincaro delle materie prime e dell’energia – sottolinea il presidente di Fipe Lino Enrico Stoppani, così come riportato su Money – non sono accettabili livelli di commissioni sul livello di quelle precedenti“.

Proprio per questo motivo le associazioni di categoria chiedono che il valore nominale dei buoni pasti sia effettivo. Ma non solo, chiedono anche la definizione di tempistiche certe per quanto riguarda il rimborso da parte delle società che emettono tali buoni.

In caso contrario, come già detto, potrebbero decidere appunto di dire stop ai buoni pasto. Non resta quindi che attendere e vedere se le loro richieste verranno ascoltate, consentendo così ai lavoratori di continuare a beneficiare dei buoni pasto.

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