Certificazione Unica, la scadenza è vicina: affrettatevi o pioveranno sanzioni!

Certificazione Unica, la scadenza dell’inoltro del documento è prossima e il rischio è di incorrere in sanzioni. Facciamo chiarezza.

Scade il 16 marzo 2022 il termine ultimo per l’invio della Certificazione Unica da parte dei sostituti d’imposta ma non per tutti.

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La Certificazione Unica è il documento relativo ai redditi dei lavoratori dipendenti, autonomi e dei pensionati che servirà, in alcuni casi, per inviare la dichiarazione dei redditi. Il compito dell’inoltro del modello CU spetta ai sostituti d’imposta o datori di lavoro che devono provvedere all’invio entro il 16 marzo in modo tale da permettere l’inserimento dei dati nel modello 730 precompilato. L’eccezione riguarda i casi in cui la certificazione non concorre alla predisposizione della dichiarazione dei redditi precompilata. In questo caso la scadenza prevista sarà il 31 ottobre 2022.

Certificazione Unica 2022, la scadenza è prossima

I sostituti d’imposta devono inviare il modello CU – ex CUD – ai lavoratori/ collaboratori entro il 16 marzo. Nessuna proroga è concessa come accade, invece, per le certificazioni non necessarie per la dichiarazione dei redditi precompilata con la data ultima fissata al prossimo 31 ottobre.

Il datore di lavoro potrà scegliere se inviare il modello CU telematicamente oppure in formato cartaceo. Optando per la prima soluzione, più veloce e pratica, sarà necessario verificare prima che il lavoratore abbia la possibilità di ricevere via e-mail o tramite altro mezzo elettronico la Certificazione Unica. Il sostituto d’imposta dovrà essere certo, poi, che il destinatario possa stampare il documento per conservarlo in caso di un utilizzo futuro. L’e-mail potrà essere sia ordinaria che PEC.

Un’alternativa è concedere al lavoratore di scaricare la Certificazione online come accade per i documenti INPS, INAIL o della pubblica amministrazione. Qualsiasi sia la modalità di inoltro scelta, sarà indispensabile rispettare la data di scadenza per non incorrere in sanzioni.

Le sanzioni sono dietro l’angolo

Il sostituto d’imposta che inoltra il modello CU con errori oppure non lo invia affatto verrà sanzionato con una multa di 100 euro per ogni omissione riscontrata. L’importo corrisponderà ad un terzo di quanto detto se la correzione dell’errore e l’inoltro avverranno entro 60 giorni dalla scadenza del termine ordinario. In caso di certificazione trasmessa nei tempi corretti – entro il 16 marzo – ma rifiutata dal sistema e rinviata entro cinque giorni non si incorrerà in alcuna sanzione.

Il lavoratore che non riceverà in tempo la Certificazione potrà esortare il datore di lavoro a procedere con l’inoltro il prima possibile inviando una raccomandata con ricevuta di andata e ritorno. In caso di persistente omissione si procederà con l’erogazione di una sanzione di importo compreso tra 250 e 2 mila euro.

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