Meno soldi in busta paga: chi avrà la sgradita sorpresa ad ottobre

Meno soldi in busta paga ad ottobre, la notizia è ufficiale. I lavoratori del settore pubblico e privato tremano ma la cattiva notizia non riguarda tutti i dipendenti.

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Domani inizierà il mese di ottobre, portatore di numerose novità in diversi ambiti. E’ programmato lo switch off del digitale, arriveranno nuovi Bonus Covid, tutti i lavoratori dipendenti del settore pubblico e privato dovranno munirsi di Green Pass per poter lavorare. Proprio quest’ultima novità introduce la problematica della riduzione dell’importo della busta paga. La Legge ha infatti stabilito che il datore di lavoro ha la facoltà di poter tagliare lo stipendio per ogni giorno di assenza ingiustificata.

Ottobre, meno soldi in busta paga per questi lavoratori

Sgradita sorpresa per i lavoratori che non hanno ancora effettuato la somministrazione del vaccino per il Covid 19. Il Governo ha stabilito l’obbligatorietà del Green Pass a partire dal 15 ottobre. Tanti dipendenti del settore pubblico e privato – entrambi coinvolti nell’obbligo – si stanno mettendo in regola e hanno effettuato almeno la prima dose di vaccino. Altri, invece, optano oppure opteranno per il tampone ogni 48 ore ( ogni 72 ore per il tampone molecolare) nonostante questa decisione incida notevolmente sul fronte economico. Ricordiamo, infatti, che il costo minimo del tampone per un adulto è di 15 euro nelle farmacie che adottano i prezzi calmierati.

Se il lavoratore non sarà in regola con le direttive della Legge, il datore di lavoro potrà tagliare la busta paga per ogni giorno di assenza non giustificata. Non si fa riferimento alla possibilità di richiesta di permesso non retribuito. Si tratta di una vera e propria assenza non giustificata causata dalla mancanza di Green Pass.

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Conseguenze del lavoratore senza Green Pass

Oltre alla decurtazione dello stipendio, il lavoratore senza Green Pass potrà essere sospeso dal lavoro fino a quando non si metterà in regola e presenterà una valida certificazione verde. Non presentarsi al lavoro è assenza non giustificata e, di conseguenza, chi si rende “colpevole” del reato avrà meno soldi in busta paga nel mese di ottobre e per i successivi. La retribuzione giornaliera, infatti, non verrà conteggiata per le assenze fino al 31 dicembre. Questa è la data in cui termina lo stato di emergenza e, dunque, il 1° gennaio potrebbe essere l’inizio di grandi cambiamenti.

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