Conto corrente, scattano le manette: attenzione a non commettere questi errori

Il conto corrente deve essere utilizzato correttamente per non rischiare di ritrovarsi con le manette ai polsi dopo i controlli della Guardia di Finanza. 

Guardia di finanza
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E’ raro trovare una persona che non sia in possesso di un conto corrente. E’ indispensabile per l’accredito dello stipendio o della pensione, per inviare e ricevere bonifici, per avere un bancomat o una carta di credito ed effettuare gli acquisti. E’ ancora più importante la titolarità di un conto corrente in un periodo in cui il contante sta per essere bandito in favore dei pagamenti tracciabili per combattere il riciclaggio di denaro e l’evasione fiscale. L’utilizzo del conto, dunque, è diventato quotidiano per tanti contribuenti ma non bisogna sottovalutare l’attenzione che deve essere riposta quando si compiono particolari movimenti.

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I controlli della Guardia di Finanzia sul conto corrente

Indipendentemente dalle buone intenzioni di un correntista e dalla buona fede nel mettere in atto determinati comportamenti, è possibile incorrere in errori che potrebbero indispettire Fisco e Guardia di Finanza. Le conseguenze di eventuali sbagli potrebbero costare caro soprattutto se i movimenti vengono tacciati come illegali.

I controlli riguardano principalmente i conti corrente aperti all’estero. Le Fiamme gialle stanno dedicandogli, in questo mese di luglio, tutta la loro attenzione. Il generale Arbore ha richiesto i nominativi dei soggetti che hanno concluso operazioni con l’estero. Non appena arriveranno i dati personali e fiscali dei contribuenti in questione, la Guardia di Finanza comincerà a controllare la legalità delle operazioni.

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Lo scopo delle verifiche sui conti all’estero

L’obiettivo primario è contrastare i fenomeni di illecito trasferimento e detenzione delle attività finanziarie ed economiche al di fuori dell’Italia. Ottenendo le informazioni sulle operazioni transfrontaliere, le Fiamme gialle potranno identificare le condotte di evasione fiscale e scoprire gli altri illeciti correlati.

Per il momento, la Guardia Finanziaria invierà dei questionari ai contribuenti sotto controllo per raccogliere informazioni finanziarie ma non solo. Banche, avvocati, notai, società di criptovalute, intermediari finanziari sono alcuni dei destinatari dei questionari che dovranno rispondere per evitare ulteriori controlli.

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Contribuenti nel mirino e la lista Dubai

L’idea delle Fiamme gialle è di sottoporre a strette verifiche il conto corrente estero di coloro che hanno registrato movimenti al di sopra dei 15 mila euro sia in un’unica operazione che in più operazioni. Un’agevolazione nel raggiungimento dell’obiettivo si potrà avere grazie ad una operazione che è in atto in questi giorni e che fa riferimento alla Lista Dubai. Parliamo di un elenco di nomi di evasori fiscali non solo italiani che è arrivata misteriosamente in possesso della Germania. L’Italia ha chiesto di poter visionare tale elenco e la risposta è stata positiva. Di conseguenza, il compito della Guardia di Finanza sarà semplificato almeno in relazione agli investimenti poco chiari effettuati negli Emirati Arabi. 

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