Tonno in scatola ritirato dagli scaffali: non mangiatelo assolutamente

Un lotto di tonno ritirato dal commercio: attenti se ne avete acquistato, è molto pericoloso, nove persone in ospedale

Tonno (Fonte foto: Pixabay)

Spesso, nel selezionare e preparare il cibo che arrivano sui nostri scaffali, le aziende non si accorgono che c’è qualcosa che non va. Il rischio è che quest’ultimo possa arrivare sulle nostre tavole, anche se dati i controlli, difficilmente accade.

Ma il tonno in scatola segnalato oggi, potrebbe essere in uno dei nostri frigoriferi, nel caso, bisogna riconsegnarlo subito. Anche qui parleremo di un prodotto italiano, e di uno strano elemento al suo interno, come nel caso del piombo nel vino bianco di marzo scorso.

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Come accorgerci del tonno che dovrebbe essere ritirato

Il Ministero della Salute ha lanciato l’allarme solo in queste ore, quindi non è del tutto impossibile che qualcuno abbia comprato dal lotto che non dovrebbe essere in commercio. Ad essere pericoloso, è un pesce della marca Ittica Zu Pietro, di preciso, un lotto di tranci di tonno a pinne gialle decongelato con acqua aggiunta. Attenti quindi, se avete comprato questo prodotto e risulta appartenere ai lotti: 2008217/21 con data di scadenza 07/06/2021.

Abbiamo già spiegato che talvolta, l’elemento che finisce nel cibo ritirato, può essere davvero pericoloso. Un esempio? L’acqua ossigenata trovata in alcuni prodotti, pochi mesi fa. Il tonno tolto dal commercio, è della marca citata, prodotto nello stabilimento di via Varsavia 9, a Bisceglie, in provincia di Barletta-Andria-Trani. Per chi ne consuma, c’è un rischio chimico.

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Solo nella scorsa settimana intanto, ben nove persone sono finite in ospedale per aver mangiato del tonno, in due posti diversi del fiorentino. Nausea, vomito ed episodi sincopali nei casi dei clienti dei due locali. Le autorità studiano i casi, andando a setacciare anche le condizioni igieniche dei ristoranti in questione, ma anche condizioni e tracciabilità del prodotto. Intanto, Ufc Sanità pubblica Veterinaria e Sicurezza Alimentare ha scelto di lanciare l’allarme per allerta alimentare.

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