Cashback, il messaggio che fa tremare: furbetto avvisato, mezzo salvato

In arrivo sull’app IO un avviso per chi ha eseguito troppe transazioni ravvicinate e di piccola entità. Il Cashback potrebbe riservare sorprese.

Cashback pos
Foto © AdobeStock

L’sms che nessuno si aspettava (e che nessuno vorrebbe ricevere) sta per arrivare. Per qualcuno forse è già arrivato. Del resto, i furbetti del Cashback erano stati avvisati: i controlli sono stati incrementati, resi più efficaci e, soprattutto, con un risultato migliore in termini di salvaguardia dei partecipanti. Nel mirino, sono finiti i sospetti “furbi” autori di troppe transazioni e di piccola entità in modo ravvicinato. In sostanza, tutti quei pagamenti che, pur non violando il regolamento (sfruttandone di fatto una falla), avevano messo in crisi i gestori che li avevano “subiti”, soprattutto i benzinai.

In pratica, il sistema di controllo inizia a portare i primi frutti. Sull’app IO è in arrivo un messaggio mirato, che richiede delle verifiche sulle transazioni ritenute sospette. Qualcuno aveva adottato questo sistema per scalare la classifica, contribuendo a portare il numero di transazioni necessarie a ottenere il maxi-rimborso da 1.500 euro a una quota inattesa e decisamente esagerata. Tuttavia, nel corso dei mesi, si è ritenuto di tornare sul regolamento ed effettuare verifiche ad hoc.

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Cashback, il messaggio che fa tremare: cosa fare se arriva su IO

“Ciao! Stiamo effettuando delle verifiche su alcune transazioni anomale rilevate nell’ambito del Cashback”. Inizia così il messaggio fatidico, che compare sull’app IO per cercare di fare chiarezza sui pagamenti “di importo irrisorio” e ricorrenti, effettuate ripetutamente presso lo stesso esercente. L’identikit della strategia adottata dai furbetti del Cashback che aveva mandato letteralmente in crisi il sistema. Poi un invito direttamente all’interessato: “Se pensi si tratti di un errore, hai 7 giorni dalla data di invio di questo messaggio per provare che ci stiamo sbagliando”. Come a dire, “starà a te dimostrare di non aver fatto il furbo”.

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L’unica soluzione è seguire le istruzioni e compilare il modulo. Va detto, tuttavia, che finora non sono giunte indicazioni ufficiali da parte del Ministero dell’Economia e da PagoPa. Tuttavia, quanto espresso nel messaggio risponde alle verifiche annunciate per determinare eventuali anomalie. Qualora non si dimostrasse l’errore del sistema di controllo, il rischio è di vedersi stornati gli importi delle transazioni sospette. Scivolando così di tot posizioni nella classifica generale.

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