Guida alle esenzioni IMU: chi non deve pagare il 16 giugno

A pochi giorni dalla scadenza dell’IMU arriva la conferma delle esenzioni per il pagamento dell’imposta stabilita nel Decreto Sostegni Bis. Chi ne potrà usufruire?

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Il presidente del Consiglio Mario Draghi ha ufficialmente approvato le esenzioni dal pagamento dell’IMU con l’intento di aiutare gli italiani duramente colpiti dalla pandemia. Milioni di contribuenti potranno evitare di corrispondere l’imposta rientrando in specifici requisiti oppure potranno avvalersi di specifici sconti stabiliti anch’essi dal DL Sostegni.

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Chi è esente dal pagamento dell’IMU

L’Imposta Municipale Unica è un tributo che riguarda il possesso di un immobile. Già da qualche anno, il Governo ha consentito ai proprietari di una prima casa di non versare la tassa ma, in seguito alla pandemia e alle difficoltà economiche in cui versano tantissime famiglie, Draghi ha deciso di estendere l’esenzione ad altri destinatari.

La squadra governativa ha, così, rivoluzionato le tradizionali dinamiche adottando nuove misure riguardanti non solo l’esenzione totale dal pagamento ma anche agevolazioni e sconti dell’IMU. Il 16 giugno 2021 non dovranno versare l’imposta i proprietari di immobili di cooperative a proprietà indivisa che sono adibiti ad abitazione principale dei soci assegnatari.

A questa categoria si aggiungono i proprietari di immobili di cooperative a proprietà indivisa destinati a studenti universitari anche in caso di assenza di residenza anagrafica; i proprietari di case familiari assegnate al genitore affidatario dei figli, ai proprietari di fabbricati di un’abitazione civile destinati ad alloggi sociale e i proprietari di immobili non locati la cui proprietà appartiene a Forze di Polizia, Forze Armate, Vigili del Fuoco o cariche relative alla carriera prefettizia.

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Altre categorie esenti dal pagamento della prima rata IMU

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La prima rata dell’IMU non dovrà essere versata da particolari categorie di imprenditori e titolari di aziende di piccole e medie dimensioni che operano in specifici settori. Ci riferiamo ai proprietari di immobili adibiti a stabilimenti termali, marittimi, balneari, fluviali e lacuali; titolari di immobili appartenenti alle categorie catastali D/2 con pertinenze (villaggi turistici, ostelli, rifugi di montagna, agriturismi, affittacamere, B&B, campeggi, residence); proprietari di immobili rientranti nella categoria D utilizzati da aziende esercenti attività di allestimento per esposizioni durante le fiere o altre manifestazioni; titolari di immobili destinati a sale da ballo, discotechi, night club e locali similari a condizione che il proprietario e il gestore siano la stessa persona.

I titolari di Partita IVA sono un’altra categoria esente dal pagamento della prima rata IMU. Parliamo di soggetti passivi che svolgono regolarmente attività di impresa, arte o professione oppure che risultano essere produttori di reddito agrario che hanno registrato ricavi e compensi inferiori a 10 milioni di euro nell’anno 2019. In più, l’ammontare medio mensile del fatturato e dei corrispettivi relativi all’anno 2020 dovrà risultare inferiore del 30% rispetto l’anno precedente.

Agevolazioni e riduzioni affiancano le esenzioni IMU

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Il DL Sostegni prevede non solo le esenzioni dal pagamento IMU ma anche delle agevolazioni specifiche per determinate categorie di cittadini e contribuenti. Uno sconto pari al 50% viene, per esempio, applicato sugli immobili in comodato d’uso gratuito dati da un genitore ad un figlio. Stessa percentuale di agevolazione riguarda gli immobili inagibili o considerati inabitabili. In più, il 50% di riduzione IMU spetta dall’anno in corso ai pensionati esteri che possiedono una sola unità abitativa all’interno del territorio italiano. Requisiti sono la non residenza nella nostra penisola e la titolarità di una pensione estera in regime di convenzione con l’Italia.

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