Allarme Antitrust sulle assicurazioni: si scambiano i nostri dati

Ancora un intervento da parte dell’Antitrust, chi sta violando la nostra privacy stavolta? Le compagnie assicurative

Polizza auto (Fonte foto: web)

Prezzi delle Rc auto comparati dai siti. L’Antitrust avvia una nuova indagine su quanto ci sia di corretto nella lavorazione dei dati, da parte di questi siti che aiutano in qualche modo le compagnie assicurative. Uno scambio di informazioni che accelererebbe il processo di lavorazione della miglior offerta da presentare al cliente.

Non ci finiscono solo Apple e Facebook al centro di una vera battaglia sui dati e sulla nostra privacy, ma a questo punto potremmo dover dubitare di tutti i tipi di compagnie che potrebbero rivolgerci delle offerte, dalle telefoniche ad esempio, proprio a quelle assicurative.

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Tantissime le compagnie nel mirino dell’Antitrust

Sono moltissime, le compagnia che quanto minimo dovranno rispondere all’Antitrust, per far verificare di non aver agito scorrettamente nei confronti dei guidatori. Si va da Bene Assicurazioni S.p.A., a Facile.it Broker di Assicurazioni S.p.A., ci sono poi Allianz Direct S.p.A., Zurich Insurance Public Limited Company – Rappresentanza Generale per l’Italia, Compagnia Italiana di Previdenza, Assicurazioni e Riassicurazioni S.p.A., CercAssicurazioni.it S.r.l., per intenderci proprietaria di Segugio.it, e tantissime altre.

Prima di approfondire questo argomento in particolare, ecco l’app che ci dice quanto conoscono di noi i Big Tech, ma torniamo sulle offerte della Rc auto. Le assicurazioni conoscendo le offerte delle altre società, possono modellare la propria, in modo da farla risultare conveniente al singolo cliente. Secondo Antitrust: “le società avrebbero scambiato – costantemente e con regolarità – informazioni sensibili sulle condizioni economiche di vendita delle polizze Rca attraverso la condivisione di report elaborati e distribuiti dalle società di comparazione di prezzo”.

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Secondo la compagnia investigativa, le società si starebbero scambiando dati almeno dal 2012, ed anche nel periodo del primo lockdown, ha continuato a lavorare in tal senso. Ed ancora, tali collaborazioni avrebbero persino portato le compagnie assicurative a praticare ai consumatori premi più elevati per le polizze RCA: “tramite politiche di sconti attenuati dalla conoscenza delle strategie commerciali e della politica di prezzo dei concorrenti nel segmento della vendita diretta”.

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