Scuola, la carica dei precari: 1 miliardo per riempire le cattedre vuote

Il Ministero dell’Istruzione valuta una sanatoria: reclutamento extra per sopperire l’emergenza cattedre attraverso i precari.

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Foto di Wokandapix da Pixabay

Assunzioni ordinarie e stabilizzazioni. Sul tavolo finisce il plico intero del piano scuola, sulla scia dei 60 mila precari che, dall’1 settembre, potranno ritrovarsi di fronte a una mutazione sensibile del loro incarico in un contratto a tempo indeterminato. Una prospettiva importante, che pone il precariato scolastico su un altro piano. Fermo restando, naturalmente, che il maxi-piano Bianchi dovrà essere messo a punto e portato a dama dal Ministero dell’Istruzione. Il problema è ben noto: il rischio, arrivati al mese di ripartenza scolastica, è di ritrovarsi con un numero clamoroso di supplenti. Inoltre, c’è il rischio concreto di lasciare scoperte perlomeno 112 mila cattedre.

Non di secondaria importanza, la questione delle risorse in campo: al momento si parla di 1-1,3 miliardi di euro circa. Tuttavia, l’ambizione è arrivare a coprire un ventaglio maggiore di disponibilità economiche. L’obiettivo, infatti, è arrivare oltre la soglia dei 60 mila precari, andando non solo a tamponare ma a risolvere, perlomeno parzialmente, il problema delle cattedre vuote. La ripartizione è complicata: 6 posti mancanti su 10 sono nel Nord Italia, precisamente da Bologna in su. Un indicatore piuttosto preciso circa la penuria di cattedre in alcune zone d’Italia.

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Scuola, la carica dei precari: il maxi-piano per settembre

Nodo fondamentale nella lotta al precariato, la constatazione che, negli anni scorsi, le procedure ordinarie per il riempimento dei posti non siano arrivate a coprire nemmeno il 30% dei posti vuoti. Per questo, negli ultimi mesi, si è valutata la possibilità di reperire strumenti utili al problema anche in altre direzioni. Innanzitutto attraverso la procedura straordinaria, ormai in dirittura d’arrivo e con 32 mila posti disponibili, destinati ai precari con 36 mesi (e più) di servizio. Il tutto mentre le selezioni ordinarie (46 mila posti) sono ormai bloccate e chissà per quanto ancora.

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Per questo negli ultimi giorni, attraverso il Patto per la scuola pensato dal Miur come punto d’incontro coi sindacati, si punta a lavorare su procedure urgenti e transitorie, così da accelerare un procedimento straordinario di reclutamento di personale scolastico a tempo indeterminato. Peculiarità dell’accordo, assicurarsi che i precari assunti vadano effettivamente a coprire i posti vacanti, mentre il resto del programma (6 pagine in tutto) mira all’organizzazione di procedure regolari ordinarie per evitare, in futuro, di trovarsi ancora scoperti.

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