L’Ad della società che regala un buono da cento euro ai dipendenti, anzi duecento

Idea innovativa del dirigente di una società italiana: un buono ai dipendenti che leggono e condividono un libro

L'Ad della società che regala un buono da cento euro ai dipendenti che leggono
Libri in vendita (Fonte foto: Pixabay)

Una bellissima iniziativa, lanciata dall’azienda italiana, “Vanoncini”, che si occupa di edilizia sostenibile e di rivendita di materiali edili. Cento euro per ogni libro letto e condiviso con i colleghi, duecento se in inglese. A lanciarla, è stato l’ad di una delle filiali in provincia di Begamo, Danilo Dadda.

“Se sono un grande lettore – spiega l’amministratore delegato – lo devo a mia madre. Quando frequentavo la scuola elementare la vedevo sempre con un libro in mano. Spesso trascorreva parte della notte leggendo seduta al tavolo della cucina e io le facevo compagnia condividendo con lei la passione per la letteratura”.

Oggi che ha 56 anni, Danilo dice di aver letto ogni sorta di libro, dai romanzi ai saggi, ai testi lavorativi. Un motivo in più per i dipendenti dell’azienda, di rispolverare vecchi libri, così come potreste fare voi, che se avete questa edizione, potrete guadagnare fino a 70mila euro.

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Come nasce l’idea del buono ai dipendenti lettori

Il nome del progetto che l’amministratore delegato della società, condivide con i collaboratori, è molto semplice: “Book club”, e Dadda spiega da dove nasce: “Credo fortemente nel valore della cultura e della formazione: sono il primo che si impegna a leggere e studiare. So però che, alle volte, la stanchezza o, forse, un pochino di pigrizia allontanano le persone dalla lettura, così ho pensato di incentivare i miei collaboratori a leggere e creato due occasioni al mese in cui possono presentare o partecipare alla presentazione di un libro”, dice.

La procedura è semplicissima, un dipendente sceglie un libro e nell’incontro mensile, deve esporlo ai colleghi, consigliandolo o meno. Cosa che a quanto pare ha anche avuto un certo seguito, quindi i collaboratori di Dadda possono dirsi soddisfatti. Al contrario di quelli di Amazon, su cui continuano ad uscire ammissioni incredibili.

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Il dirigente aveva inizialmente presentato sessanta diverse proposte, ma ognuno è libero di scegliere altri libri da commentare. Il primo in assoluto, esposto da una collaboratrice, è stato Il Profeta” di Khalil Gibran. “Ora ci sono altri amici imprenditori che mi hanno chiamato dicendomi che vogliono copiare la mia idea. Ben venga. Più siamo a diffondere la passione per la lettura, meglio è”, conclude il padre dell’iniziativa.

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