Inps: ecco il contratto di espansione, cos’è e chi riguarda

Cos’è il contratto di espansione e chi riguarda, in più scopriamo se qualcosa è cambiata negli ultimi due anni

INPS (Fonte foto: web)

Novità per le aziende private, sul contratto di espansione 2021. Scivolo per le pensioni che consentirà appunto alle aziende di procedere con lo ‘svecchiamento’. Tramite la circolare n.48, a fornire le istruzioni è proprio l’Inps, per quest’anno non ci sarà bisogno di contributo addizionale, causa pandemia. Il contratto prevede un accordo tra lo Stato ed il datore di lavoro, con cui si assicura che alle uscite programmate con prepensionamento combaci lo stesso numero di assunzioni. Una buona notizia per i giovani, che con le donne, sono quelli che maggiormente hanno perso il lavoro durante il Covid.

Il contratto di espansione prevede quindi una programmazione di assunzione ed un progetto di riqualificazione del personale già dipendente. Per i lavoratori, spiega l’Inps nella sua circolare, l’indennità viene saldata fino al perfezionamento della prima data utile della pensione di vecchiaia o anticipata. L’indennità durerà 13 mensilità e ad essa farà carico tassazione ordinaria, in quanto incorporata all’incentivo all’esodo.

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Le novità del nuovo contratto di espansione

Non cambia nulla rispetto agli ultimi due anni, con una proroga per l’anno in atto con un’unica differenza: l’allargamento della platea dei beneficiari. In più, per poterla ottenere, il datore di lavoro è tenuto a presentare la fideiussione bancaria atta a garantire nel tempo, l’erogazione del bonus, unito alla pensione ed anche per il versamento dei contributi Inps.

Diversi i motivi per poter usufruire in questi anni, di una pensione anticipata, come la possono richiedere anche i dipendenti di alcuni lavori usuranti. Inoltre, ci sono quattro condizioni che il contratto deve sempre contenere. Il numero dei lavoratori da assumere e i nuovi profili professionali, devono essere compatibili con i piani di reindustrializzazione o riorganizzazione; programmazione temporale delle assunzioni; indicazione della durata dei contratti a tempo determinato; una riduzione complessiva dell’orario di lavoro e dei lavoratori interessati, con numero di lavoratori che possono accedere allo scivolo pensionistico.

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Per chi volesse accedervi, è necessario aver raggiunto il diritto a conseguire la pensione di vecchiaia o quella in anticipo grazie allo svincolo. La data ultima per avere il diritto alla presentazione della domanda, è il 30 novembre 2021. Domande che saranno accettate fino all’esaurimento dei fondi, che sono così suddivisi:

  • 2021: 117,2 milioni;
  • 2022: 132,6 milioni;
  • 2023: 40,7 milioni;
  • 2024: 3,7 milioni.
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