Conti correnti, scattano i controlli dell’Agenzia dell’Entrate: chi rischia?

Al via i controlli dell’Agenzia delle Entrate su specifiche tipologie di conti correnti. Ecco chi sono i destinatari delle lettere di compliance.

Bancomat conto correnteLe lettere di compliance sono partite. L’Agenzia dell’entrate ha avviato i controlli su una specifica tipologia di contribuenti. Il tutto è messo nero su bianco in un provvedimento ufficiale dello scorso 6 novembre.

Obiettivo di questo provvedimento è la “promozione dell’adempimento spontaneo nei confronti dei contribuenti che non hanno dichiarato, in tutto o in parte, le attività finanziarie detenute all’estero nel 2017, come previsto dalla disciplina sul monitoraggio fiscale, nonché gli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere”.

Insomma, per favorire l’emersione spontanea delle basi imponibili derivanti dagli eventuali redditi percepiti in relazione a tali attività estere, “l’Agenzia delle entrate individua, a seguito dell’analisi dei dati ricevuti da parte delle Amministrazioni fiscali estere nell’ambito dello scambio automatico di informazioni secondo il Common Reporting Standard (CRS), i contribuenti con possibili anomalie dichiarative per l’anno d’imposta 2017”.

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Conti correnti, partiti i controlli dell’Agenzia delle Entrate: ecco chi rischia

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Image by moerschy from Pixabay

L’Agenzia spiega che la comunicazione inviata per la promozione della compliance ai contribuenti con le anomalie dichiarative più rilevanti, per l’anno di imposta 2017, contiene queste informazioni:

-codice fiscale, cognome e nome del contribuente;

-numero identificativo della comunicazione e anno d’imposta;
codiceatto;

-descrizione della tipologia di anomalia riscontrata, che può riguardare gli obblighi di monitoraggio fiscale e/o l’indicazione degli imponibili relativi ai redditi di fonte estera;

-possibilità per il destinatario di verificare i dati di fonte estera che lo riguardano, accedendo alla sezione “l’Agenzia scrive” del proprio Cassetto fiscale;

-istruzioni (contenute in un apposito allegato) circa gli adempimenti necessari per regolarizzare la propria posizione, avvalendosi dell’istituto del ravvedimento operoso;
invito a fornire chiarimenti e idonea documentazione, prioritariamente tramite il canale di

-assistenza CIVIS, nel caso in cui il contribuente ravvisi inesattezze nelle informazioni pervenute dalle Amministrazioni estere o abbia già assolto gli obblighi dichiarativi per il tramite di un intermediario residente;

-modalità per richiedere ulteriori informazioni, contattando la DirezioneProvinciale competente, prioritariamente mediante PEC, email o telefono, e, per tutta la durata dell’emergenza Coronavirus, recandosi in ufficio solo nei casi assolutamente indispensabili e dopo averne verificato, previo contatto telefonico, l’effettiva esigenza, come da indicazioni presenti sul sito internet dell’Agenzia delle entrate.

I contribuenti possono regolarizzare la propria posizione presentando una dichiarazione dei redditi integrativa e versando le maggiori imposte dovute, unitamente agli interessi, nonché alle sanzioni in misura ridotta, secondo le modalità previste dall’articolo 13 del decreto legislativo 18 dicembre 1997, n. 472.

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