Buoni Fruttiferi Postali, con 30mila puoi fare un investimento da sogno

Buoni postali, sempre più italiani lo utilizzano come strumento di investimento sicuro per il lungo termine. Vediamo nel dettaglio perché alcuni lo trovano così conveniente. 

Negli ultimi anni, i buoni fruttiferi postali stanno riscuotendo sempre più successo sul mercato finanziario. Pur trattandosi infatti di uno strumento concepito in primo luogo per accantonare i risparmi in modo sicuro, sempre più contribuenti stanno anche scoprendo che un BFP può anche generare dei rendimenti interessanti nel medio-termine. E a determinate condizioni, si presta dunque ad essere utilizzato come strumento di investimento finanziario. 

buoni fruttiferi postali
ContoCorrente

I Buoni fruttiferi postali sono dei titoli obbligazionari coperti dalla garanzia di stato ed emessi direttamente dalla Cassa Depositi e Prestiti. Hanno tante differenze rispetto a un titolo privato, a partire dalla tassazione agevolata di cui godono. Nel momento in cui sottoscrivo un titolo finanziario, sono per legge tenuto a pagare un’aliquota pari al 26 per cento come tassa. I BFP invece sono tassati al 12,5 per cento, a cui vanno aggiunte delle spese minime necessarie, come quelle amministrative. 

Non prevedono però alcun tipo di costo per la sottoscrizione a loro gestione. Il loro funzionamento è molto semplice, al punto che il cittadino può anche decidere il suo investimento in autonomia, senza dover consultare necessariamente un consulente esperto sul tema. 

Buoni Postali, possono essere acquistati a partire dalla cifra minima di 50 euro

Si può iniziare con una cifra minima. È infatti possibile sottoscrivere un buono fruttifero postale a partire da 50 euro, e aumentare la quota a multipli di 50. È anche consentito dare via a una sottoscrizione multipla dello stesso titolo di stato, fino ad un massimo di quattro sottoscrittori. Bisogna però sempre stare attenti al tipo di buono che si sottoscrive, in quanto possono avere caratteristiche diversissime tra di loro. 

Oltretutto, c’è una sentenza promulgata nel 2019 dalla Corte di Cassazione che i risparmiatori devono sempre tenere in considerazione. La corte in quell’occasione ha infatti stabilito che lo stato italiano ha la prerogativa di cambiare in corsa gli interessi su un BFP in caso di necessità. E può dunque farlo, anche senza avvisare il sottoscrittore. Per questo, è sempre consigliabile monitorare andamento ed evoluzione del titolo, anche dopo l’acquisto. 

Quanto guadagno se investo 30mila euro in un BFP di lungo termine?

Ma perchè alcuni ritengono che i buoni postali possano essere, a determinate condizioni anche degli strumenti di investimento interessanti? Il modo più semplice per comprenderlo, è fare un esempio, utilizzando i dati che ci vengono forniti dal simulatore dei BFP, disponibile sul sito istituzionale di Poste Italiane. Mettiamo ad esempio il caso di chi voglia investire 30mila euro in un buono fruttifero postale, con lo scopo di poter maturare dei rendimenti interessanti nel lungo termine. 

Quanto riuscirà a guadagnare alla scadenza sul capitale investito? 

Vediamo insieme quali risultati ci ha restituito il simulatore in base a questi parametri. 

Buoni Fruttiferi Postali:  quali rendimenti si possono ottenere investendo 30mila euro nel lungo termine 

Una delle opzioni di acquisto disponibili è il Buono 4×4. Ha una durata temporale massima pari a 16 anni. Gli interessi iniziano ad essere maturati nel momento in cui termina il primo quadriennio di sottoscrizione. A quel punto, verranno corrisposti ogni quattro anni. Il valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 45.873 euro, permettendo dunque un guadagno su 16, rispetto al capitale iniziale investito, di circa 15mila euro. Non una somma di poco conto, considerato che il BFP dà anche la garanzia di non perdere mai la cifra investita, e anche di poterla ritirare in qualunque momento. 

C’è anche il Buono 3×4, che dura fino a un massimo di 12 anni. In questo caso, gli interessi vengono riconosciuti ogni tre anni, ma solo nel momento in cui termina il primo triennio dalla sottoscrizione del contratto. Il suo valore di rimborso netto alla scadenza sarà di 39.053 euro. E in ultimo, c’è la possibilità di acquistare quello che offre i rendimenti più convenienti in assoluto. Il Buono Ordinario è il BFP a scadenza più lunga, in quanto la durata massima è 20 anni. 

Si differenzia molto dagli altri titoli, in primo luogo perché non bisogna aspettare anni affinché inizi a maturare interessi sul titolo. Questi infatti, scattano già a partire dal secondo mese di sottoscrizione del contratto. Il suo valore di rimborso netto alla scadenza sarà pari a 46.755 euro

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