Buoni Postali, con 75mila euro quanto guadagno? La cifra è spaventosa

I buoni postali possono essere uno strumento di investimento conveniente nel breve termine? Vediamo nel dettaglio quali sono i BFP più interessanti sul mercato. 

Quanto posso guadagnare se investo 75mila euro in un buono postale di breve termine? Una domanda quasi provocatoria, in quanto parliamo di uno strumento finanziario, gestito e garantito dallo Stato italiano, che nasce e si sta sviluppando negli anni, principalmente come un metodo sicuro per accantonare i propri risparmi maturando rendimenti minimi ma sicuri. Non si tratta dunque di un titolo nato per consentire agli investitori di fare profitto.

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Eppure a determinate condizioni, specie in tempi di profonda instabilità e incertezza economica come questi, sempre più cittadini sono disposti ad accontentarsi di rendimenti più bassi, acquistando un buono postale, proprio in ottica di investimento e rendita. 

Ma c’è davvero una convenienza? 

Buoni Postali, l’investimento può essere minimo: bastano anche solo 50 euro

La prima cosa da sapere è che un buono fruttifero postale è un titolo coperto dalla garanzia di stato. Non prevede che il contribuente abbia costi di sottoscrizione o gestione nell’acquisto. Il capitale può essere ritirato in qualunque momento, e l’investimento può essere minimo. Bastano infatti 50 euro per poterne acquistare uno, e da quel momento in poi, va bene qualunque somma, a patto che siano sempre multipli di 50 euro, fino al limite di un milione e mezzo di capitale che si può investire in un singolo contratto di buono postale. Il cittadino può acquistarne uno sia nella sua versione cartacea, che in quella dematerializzata offerte negli ultimi anni da Poste Italiane. 

I buoni fruttiferi postali godono, rispetto ai titoli privati, di una tassazione molto più conveniente. Attualmente infatti, i BFP hanno una tassazione al 12,5 per cento. Una percentuale dimezzata rispetto all’aliquota del 26 per cento che si paga invece sui titoli privati. Tutte le tipologie di buoni postali che esistono attualmente sul mercato, possono essere consultati sul sito di Cassa Depositi e Prestiti. 

Come si accennava in precedenza, i buoni fruttiferi postali sono in primo luogo uno strumento di risparmio. Ma per chi non ha troppo interesse a fare grandi profitti sul mercato finanziario, possono comunque diventare uno strumento di investimento, anche nel breve termine, se si è disposti a investire un capitale di entità rilevante.

Buoni Postali, ecco quali sono i più convenienti nel breve termine se investo 75mila euro

Vediamo ad esempio, che tipo di rendimenti posso avere a disposizione se decido di investire 75 mila euro in un buono postale di medio termine. Per capire quali sono i prodotti più adatti in base a questi parametri, abbiamo utilizzato il simulatore BFP sul sito istituzionale di Poste Italiane. 

Una prima possibilità di investimento, è offerta dal Buono 3×2. La sua durata massima è di sei anni. Gli interessi previsti dal contratto vengono riconosciuti ogni tre anni. Ma scattano però soltanto alla conclusione del primo triennio da quando è stato acquistato il BFP. Il valore di rimborso netto a scadenza sarà di 83.279 mila euro

C’è poi un BFP 4 anni risparmio semplice. È uno dei prodotti più atipici di Poste Italiane, in quanto ad esempio le sottoscrizione sono periodiche e scattano in automatico. Il valore di rimborso netto alla scadenza sarà in questo caso di 81.812 euro.

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