Superenalotto, la tragedia: si uccide dopo essere diventato milionario

I soldi non danno sempre la felicità. Lo sanno bene alcuni giocatori che dopo essere diventati milionari, hanno deciso di togliersi la vita.

Tra bollette da pagare, scadenze sul posto di lavoro e impegni quotidiani, può capitare a tutti di sognare una vita diversa, magari grazie ad una vincita milionaria al Superenalotto.

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Solo sei numeri che potrebbero cambiare per sempre il proprio modo di vivere, potendo finalmente contare su una maggiore stabilità economica. Non è un caso, quindi, che ad ogni estrazione siano davvero in tanti a tentare la fortuna, con la speranza di essere finalmente baciati dalla dea bendata.

I soldi, però, non danno sempre la felicità e per questo motivo, in caso di vincita, è sempre bene stare attenti, e cercare di gestire al meglio il bacio della dea bendata. Una volta diventati milionari, infatti, sembra che la vita cambi per sempre, non solo dal punto di vista finanziario, ma anche delle relazioni sociali. Una vera e propria fortuna, quella di diventare milionari per caso, che a volte si trasforma in un vero incubo, tanto da portare, purtroppo, in alcuni casi, a compiere dei gesti estremi.

La fortuna si trasforma in tragedia: diventa milionario al Superenalotto e si toglie la vita

I soldi ti fanno ricco. Il rispetto e l’educazione ti fanno signore“. È questa la frase scritta dal signor Gigi prima di morire, dopo aver vinto, circa 13 anni prima, una grossa vincita al Superenalotto. Un messaggio che non è passato di certo inosservato, quando, nel 2015, l’uomo si sarebbe tolto la vita presso la propria abitazione. Nel 2002 aveva centrato il 6 al Superenalotto, dividendo la vincita con altri due compagni di giocata. Qualche anno dopo si sarebbe tolto la vita, dopo che quella fortuna avrebbe reso la sua vita un incubo.

Diventato improvvisamente ricco, smise di lavorare e cominciò a farsi vedere in giro con macchinoni che cambiava ogni sei mesi“,  avrebbero raccontato alcuni compaesani, così come riportato qualche anno fa da Donna Magazine. “Comprò alcuni appartamenti per campare di rendita, però l’investimento non funzionò. Depresso e abbandonato da tutti, […] a 49 anni ha deciso di farla finita ricordando a tutti che quei soldi non furono per lui un dono di dio, ma del diavolo“.

Storie tristi, come quella di Gigi, purtroppo si verificano molto più spesso di quello che si possa pensare. Stando a quanto evidenziato dal sociologo e consulente finanziario Don MacNay, infatti, sembra che il 90% di coloro che vincono più di un milione, dopo soli tre anni si ritrovi ad essere infelice, solo e nei peggiori dei casi arrivi a togliersi la vita. Un triste risvolto della medaglia, che sembra purtroppo accomunare molti ricchi per caso. Anche M.T. di 50 anni, infatti, finì per suicidarsi dopo aver perso tutti i soldi vinti con il Totocalcio con un investimento fallito. Oppure la storia di Salvatore, ritrovato ucciso in un garage dopo che la malavita voleva estorcere il denaro vinto, ovvero 3 miliardi di vecchie lire al Totogol.

Ovviamente non tutti i casi di vincita si concludono con questo triste epilogo, con molti che riescono a cambiare la propria vita in meglio, facendo anche il bene, in alcuni casi, della propria comunità. Dall’altro canto non si può non invitare a prestare la massima attenzione, perché se è pur vero che i soldi aiutano a risolvere i problemi, dall’altro canto possono trasformarsi, purtroppo, anche in un incubo.

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