Assegno Unico, febbraio da incubo: cosa sta succedendo all’INPS

I cittadini segnalano ritardi nel pagamento dell’Assegno Unico. I soldi non sono ancora arrivati, qual è il motivo?

Chi riceve i soldi dell’Assegno Unico intorno alla metà del mese lamenta il fatto che a febbraio dell’erogazione non vi sia traccia.

Assegno Unico pagamento
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Quasi un anno fa, nel mese di marzo 2022, sono iniziati i versamenti dell’Assegno Unico Universale per le famiglie con figli a carico fino a 21 anni o senza limiti di età se disabili. Una prestazione per tutti, indipendentemente dal reddito, che ha raccolto varie misure per le famiglie erogate fino all’anno precedente. Previa domanda, milioni di famiglie hanno iniziato a ricevere mensilmente l’accredito direttamente su conto corrente bancario. Importi differenti in base all’ISEE – da 175 a 50 euro rivalutati, però, nell’anno in corso – e con maggiorazioni al verificarsi di alcune condizioni (madri single, genitori entrambi lavoratori, famiglie numerose, figli con disabilità). Un anno è quasi passato e per ricevere il giusto importo spettante molti nuclei sono chiamati a ricalcolare l’ISEE scaduto lo scorso 31 dicembre.

Via così alla compilazione della DSU entro il 28 febbraio 2023. Non procedendo in tal senso si otterrà l’importo minimo, 50 euro, nel mese di marzo e fino a che non si procederà con la presentazione della Dichiarazione Sostitutiva Unica. Ma i soldi non stanno arrivando già da febbraio, cosa sta accadendo?

Pagamento Assegno Unico, perché non arriva?

Partiamo dal presupposto che non c’è una data fissa per il pagamento dell’Assegno Unico. Nell’arco dei 30 giorni l’INPS può iniziare i pagamenti in ogni momento anche se per le famiglie che devono programmare le spese un eventuale ritardo rispetto le solite tempistiche si rivelerebbe un bel problema. Solitamente a metà mese iniziano ad arrivare le comunicazioni del versamento ma così non sta accadendo a febbraio. Gli avvisi stanno partendo solo ora tranquillizzando parte degli utenti sul repentino arrivo dei soldi.

Pian piano, dunque, l’INPS dovrebbe mettersi in paro con i versamenti e completarli – come sempre – entro la fine di febbraio. Nessuna segnalazione di criticità, infatti, è pervenuta dall’Istituto Nazionale della Previdenza Sociale.

Conclusioni

I cittadini non devono preoccuparsi, i soldi arriveranno anche se con tempistiche differenti rispetto al solito. Ricordiamo che per avere un contatto sempre diretto con l’amministrazione è consigliabile scaricare e monitorare l’App IO in modo tale da essere costantemente informati su qualsiasi novità.

Concludiamo rammentando che da marzo inizierà il secondo anno di erogazione dell’Assegno Unico che non richiede l’inoltro di una nuova domanda a meno che non ci siano variazioni nel nucleo familiare. Sarà, però, indispensabile inviare DSU e calcolare l’ISEE per consentire all’INPS di verificare che il contribuenti sia inserito nella fascia ISEE corretta e riceva il giusto importo.

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