200 euro a 28 milioni di italiani: come e quando li riceveranno

Decreto aiuti, in arrivo una doppia manovra volta a sostenere economicamente le famiglie e le imprese italiane. Il Governo interviene attivamente contro i rincari.

Caro carburante e caro energia, la lotta ai rincari passa per una doppia manovra pensata dall’esecutivo e applicata a partire dal mese di maggio.

bonus una tantum 200 euro
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Le conseguenze economiche del conflitto in Ucraina stanno mettendo le famiglie e le imprese in situazioni difficili da affrontare. I numerosi rincari delle materie prime e dei trasporti incidono notevolmente sui costi di generi alimentati, luce, gas e su tutti i beni di prima e seconda necessità. Fare la spesa risparmiando è un’impresa, il pieno di benzina e diesel comporta una notevole uscita di denaro; per non parlare delle bollette dalle cifre considerevoli. Per contrastare questi effetti della guerra tra Russia e Ucraina interviene il Governo con il Decreto aiuti e una manovra che cerca di sistemare la situazione su più fronti.

Decreto aiuti, la doppia manovra per famiglie e imprese

Il Decreto aiuti stabilisce una proroga del taglio delle accise sul carburante fino al giorno 8 luglio. Parliamo della riduzione di circa 30 centesimi che permette di non svuotare il portafoglio per un pieno. L’obiettivo viene raggiunto tramite la riduzione a zero per metro cubo dell’accisa di riferimento e con il taglio dell’IVA dal 22 al 5%.

Oltre al caro carburante, il Governo interviene sui rincari di luce e gas con oltre cinquanta articoli volti ad abbassare i costi in bolletta e delle materie prime. Inoltre, l’esecutivo vuole garantire nuova liquidità alle imprese in difficoltà e la ripresa delle procedure per le energie rinnovabili. Altra decisione del pacchetto di misure per famiglie e imprese riguarda il prolungamento fino al 30 settembre della possibilità di arrivare al 30% degli interventi sostenuti nelle abitazioni unifamiliari in modo tale da rientrare nelle direttive del Superbonus 110% (inizialmente il termine ultimo era il mese di giugno).

Dalla teoria alla pratica

Per realizzare gli obiettivi prefissati sono stati stanziati 14 miliardi di euro che non gravano sul bilancio dato che provengono dall’aumento della tassazione dal 10 al 25% sugli extra profitti dei grandi gruppi energetici ottenuti nei primi mesi del 2022. I soldi serviranno per calmierare i prezzi dell’energia elettrica e del gas.

Il Bonus Sociale continuerà ad essere erogato alle famiglie con ISEE inferiore a 12 mila euro con l’aggiunto della retroattività ossia il recupero delle somme versate in più nel primo trimestre dell’anno in corso. Continueranno ad essere attivi, poi, gli aiuti per il pagamento degli affitti e dei trasporti pubblici come previsto da Decreto. In più verranno erogati 200 euro una tantum a 28 milioni di italiani, pensionati, dipendenti e autonomi con reddito inferiore a 35 mila euro.

I pensionati riceveranno i 200 euro direttamente dall’INPS. Per i lavoratori dipendenti,  sarà il datore di lavoro ad anticipare i soldi con la prossima busta paga.

Decreto aiuti, quali benefit per le imprese?

Le imprese energivore potranno continuare ad approfittare del credito d’imposta per affrontare i rincari dell’energia elettrica. I fondi di garanzia della liquidità vengono, poi, prorogati grazie al temporary framework, gli aiuti di Stato legati alla guerra in Ucraina. Il Decreto aiuti contiene, poi, numerose indicazioni sullo snellimento della burocrazia legata all’installazione di impianti eolici e fotovoltaici (anche domestici) e sul mantenimento in attività degli impianti a carbone. Questo è il modo scelto dal Governo per arginare in parte le difficoltà legate alla mancanza del gas russo.

Ulteriori aiuti verranno erogati alle Province e ai Comuni nonché agli ambiti sanitari per sostenere i rincari e per la veloce realizzazione degli elettrodotti di Terna. Infine, il Governo ha previsto lo stanziamento di 3 miliardi di euro per arginare gli aumenti dei costi dei materiali da costruzione, dei carburanti e dei prodotti energetici in relazione agli appalti pubblici per l’assegnazione dei lavori da avviare e per i cantieri già aperti.

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