Pensione, hai tre possibilità per aumentare il suo valore: ecco quali

Le tre offerte migliori di marzo 2022 per scegliere una pensione integrativa: le proposte di Banca Mediolanum, BNL e Intesa Sanapaolo.

Il catalogo delle pensioni integrative è ricco di alternative in grado di convincere gli interessati, ma ve ne sono in particolare tre che spiccano per chiarezza e completezza dell’offerta.

Pensione marzo sospensione
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 Oggi ancor più che in passato è importante parlare di futuro previdenziale e di pensioni integrative. In particolare, queste ultime rappresentano una forma di risparmio a supporto della pensione obbligatoria versata dall’INPS. In sintesi, ciò significa che il lavoratore – in virtù di un investimento aggiuntivo nell’ambito della sua carriera – può garantirsi una maggiore rendita pensionistica mensile.

Detta forma di risparmio rileva in ragione di esigenze sociali e anagrafiche ben precise, come l’incremento dell’età media della popolazione e il numero di anni di durata del periodo di vita dopo aver iniziato ad incassare la pensione, che l’Istat ha quantificato su una media di circa vent’anni. Secondo gli osservatori, lo scenario futuro sarà caratterizzato da pensioni obbligatorie che soltanto per la minoranza, riusciranno a superare la metà dell’ultimo stipendio percepito. Ecco perché la rilevanza delle pensioni integrative è del tutto evidente.

Ricordiamo che la pensione integrativa rappresenta una forma di risparmio pensionistico, che si somma alla pensione di base del regime pubblico obbligatorio (primo pilastro) e di fatto consiste nel secondo pilastro del sistema pensionistico italiano. La sua finalità è contribuire a conservare un tenore di vita molto simile, se non identico a quello precedente al pensionamento, in un regime tutelato e fiscalmente vantaggioso.

Nel corso di questo articolo vedremo da vicino alcune proposte di pensioni integrative marzo 2022 che ci appaiono – alla luce delle nostre analisi – sicuramente interessanti e da prendere in considerazione, laddove si intenda rendere più solido il proprio futuro previdenziale. Si tratta delle proposte di Intesa Sanpaolo, BNL e banca Mediolanum, ossia tre realtà molto consolidate del mondo bancario. I dettagli.

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Pensione integrative: il piano Il Mio Domani di Intesa Sanpaolo

Pensa oggi al tuo futuro. Con Il Mio Domani puoi costruire il tuo piano di previdenza complementare. La pensione integrativa, che si aggiungerà alla pensione pubblica, dipenderà dalle somme che hai versato nel tempo: perciò non rimandare la scelta, anche se hai appena iniziato a lavorare”, con queste chiare e limpide parole, il notissimo istituto presenta il suo sistema per garantirsi una pensione integrativa negli anni della vecchiaia.

Il Mio Domani di Intesa Sanpaolo Vita è un piano assai interessante, in quanto dà la possibilità a chi lo sottoscrive, di aderire sia in forma individuale sia in forma collettiva, se scelto dalla propria azienda. Di seguito ci soffermeremo in particolare sull’adesione in forma individuale.

Come opportunamente rimarcato nel sito web di Intesa Sanpaolo, vi sono 4 elementi che caratterizzano in modo netto l’offerta di previdenza complementare in oggetto. Eccoli di seguito:

  • Possibilità di giocare in anticipo: l’interessato può iniziare a costruire anche con piccoli passi. Perciò prima si aderisce, più sarà facile costruire una pensione adeguata per il proprio futuro e per il sostegno della propria famiglia. Non solo. La banca fa notare che, in più, i benefici fiscali cresceranno all’aumentare degli anni di versamento;
  • Possibilità di versare quanto si desidera, senza obblighi di alcun tipo: le pensioni integrative con Intesa Sanpaolo si caratterizzano altresì perché il privato è libero di scegliere importo e periodicità del versamento. Libertà è dunque la parola d’ordine: infatti in ogni momento si può decidere di aumentare, diminuire, sospendere o riattivare l’importo da pagare, senza costi;
  • Risparmio assicurato e immediato sulle tasse: il sistema di pensione integrativa Intesa Sanpaolo consente un interessante vantaggio di tipo fiscale. Infatti colui che sceglie il relativo piano può annualmente dedurre dal reddito IRPEF i contributi versati fino alla cifra di 5,164 euro;
  • Investimento nel futuro del pianeta: l’interessato che sceglie la cd. modalità “life cycle”, oltre ad affidarsi ad un soggetto di prestigio come Intesa Sanpaolo per le proprie scelte di investimento, ha modo di sostenere le aziende attente alle tematiche sociali-ambientali e di governance (cd. approccio “ESG- Environmental
    Social Governance”).

Piano Il Mio Domani, l’adesione individuale

Si tratta di un fondo pensione aperto di Intesa Sanpaolo Vita che serve a pianificare con questo istituto la propria pensione complementare, anche con piccole somme.

Ricordiamo in linea generale che un fondo pensione aperto rappresenta una forma pensionistica istituita da banche, società di gestione del risparmio, imprese d’investimento e aziende di assicurazione mirata a tutti. In altre parole, possono aderire tutti coloro che, indipendentemente dalla situazione lavorativa (lavoratore dipendente del settore privato o pubblico, lavoratore autonomo, libero professionista ecc.), intendano formarsi una pensione complementare. Ecco alcune caratteristiche interessanti dell’offerta in oggetto:

  • Libertà nei versamenti, anche a partire da 50 euro al mese;
  • Grazie alla gestione Life Cycle, è possibile scegliere il profilo di investimento più adeguato alle proprie esigenze, e insieme alla banca può essere modificato in funzione degli anni mancanti alla pensione;
  • Colui che accede al piano Il Mio Domani con adesione individuale, può richiedere parte del capitale maturato per l’acquisto o la ristrutturazione della prima casa e per spese mediche (fino al 75%) o per altre esigenze (fino al 30% per spese non giustificate);
  • Possibilità di costruire la pensione anche sostenendo imprese virtuose (approccio “ESG -Environmental, Social e Governance”). In particolare le linee che investono con un approccio ESG sostengono aziende che non sprecano le risorse del pianeta, rispettano le pari opportunità e i propri lavoratori e selezionano fornitori che sostengono gli stessi valori;
  • Fino a 25 anni è praticato lo sconto sulla commissione annua;
  • Flessibilità nei versamenti: come sopra accennato, si può modificare l’importo del piano di versamento, oppure sospenderlo o riattivarlo,
    senza costi;
  • Fino a 5.164,57 euro: giova ribadire che è l’importo dei versamenti effettuati per se stessi e per i propri familiari a carico, deducibili ogni anno dal reddito IRPEF;
  • Il dipendente privato può versare anche solo il TFR.

L’adesione è molto semplice: come opportunamente indicato nella pagina ad hoc del sito web ufficiale, l’interessato può entrare nella banca online e calcolare la propria pensione. Ci sono dei passaggi per aderire direttamente online, oppure – in alternativa – è possibile richiedere l’assistenza e i chiarimenti di un gestore.

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Piano individuale Il Mio Domani:  condizioni economiche

Appare opportuno di seguito riportare le principali condizioni economiche dell’offerta in oggetto, come dettagliatamente evidenziate nel sito web ufficiale, nella sezione apposita. Ecco i punti clou:

Spese di adesione

Nessuna commissione.

Spese durante la fase di accumulo:

Commissione annua: massimo 50 euro. 10 euro per i giovani fino al compimento del 25° anno di età.

Commissione annua di gestione:

  • Breve Termine – 0,90%
  • Medio Termine – 1,20%
  • Lungo Termine – 1,40%
  • TFR – 1,00%
  • Breve Termine ESG – 0,90%
  • Medio Termine ESG – 1,20%
  • Lungo Termine ESG – 1,40%.

Commissione di incentivo

20% dell’extra-rendimento del comparto di investimento rispetto al relativo parametro di riferimento, con limite massimo corrispondente all’80% della commissione di gestione del comparto stesso.

Spese di riscatto e trasferimento verso altra forma pensionistica

50 euro.

Spese relative alla fase di erogazione della rendita

Spese di pagamento rendita pari all’1,25%.

Benefici fiscali

I benefici fiscali e la possibilità di ritirare il capitale sono previsti dalla normativa attualmente in vigore in tema di pensioni integrative. Nello specifico la normativa prevede: la deducibilità fiscale dei versamenti fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno, la tassazione agevolata sui rendimenti finanziari, la possibilità di richiedere anticipazioni o riscatti del capitale maturato se si verificano specifiche situazioni previste dalla legge, i vantaggi in fase di successione.

Infine, l’interessato può scegliere di incassare la prestazione pensionistica interamente sotto forma di capitale se il 70% del montante finale accumulato consente di avere una rendita annua al di sotto del 50% dell’assegno sociale Inps. E – lo ribadiamo – si può richiedere in anticipo parte del capitale maturato: dopo 8 anni, al per l’acquisto o ristrutturazione della prima casa (fino al 75%) o per spese non giustificate (fino al 30%); in ogni momento, per spese sanitarie straordinarie (fino al 75%).

Anche questi sono vantaggi non indifferenti, che rendono il piano Il Mio Domani una proposta davvero interessante. In ogni caso, per ulteriori dettagli è opportuno rivolgersi alla propria filiale di fiducia.

Pensione integrativa BNL Pianopensione: cos’è e come funziona

La nostra analisi delle pensioni integrative da tenere d’occhio nel mese di marzo continua con BNL Pianopensione. “Costruisci la tua pensione integrativa beneficiando dei vantaggi fiscali”, chiare parole che sintetizzano il meccanismo della previdenza complementare secondo BNL.

Ci riferiamo ad un Piano Individuale Pensionistico, strutturato anch’esso per costruire a poco a poco – e con flessibilità – una pensione integrativa per il cliente o per i propri familiari. Per questa via, il sottoscrittore potrà sfruttare una rete di vantaggi fiscali offerti da questa tipologia di prodotti.

Rimarchiamo che si tratta di uno strumento di previdenza complementare ad adesione individuale, che è sottoposto all’attività di vigilanza della COVIP e che è indirizzato al versamento di prestazioni che servono ad integrare la pensione riconosciuta dal sistema pubblico. Ben si spiega dunque l’ottica della complementarietà.

In modo non dissimile dal piano visto sopra e proposto da Intesa Sanpaolo, con BNL Pianopensione l’interessato può costruire la propria pensione integrativa in maniera semplice ed efficace, così come riportato nel sito web ufficiale dell’istituto.

Com’è nella logica dell’elasticità delle pensioni integrative, colui che sceglie questo prodotto può contribuire anche con ridottissimi accantonamenti mensili e può eventualmente interrompere, sospendere o modificare in ogni momento il piano di versamenti prefissato, rimodulandolo in base alle proprie esigenze e capacità di risparmio. Come già visto sopra, con riferimento all’altra offerta, anche qui chi sceglie questa forma di previdenza complementare può decidere di far confluire su Pianopensione BNL anche il TFR e l’eventuale contributo del datore di lavoro.

Per quanto riguarda il fattore durata, essa corrisponde al numero di anni interi compresi tra la data di decorrenza del contratto e la data di pensionamento del sottoscrittore. Ciò sempre a patto che il cliente possa far valere almeno 5 anni di partecipazione alle forme di pensioni integrative.

BNL Pianopensione: i diversi profili di investimento

In tema di pensioni integrative, BNL Pianopensione consente all’interessato di trovare la combinazione più idonea sul piano delle potenzialità di performance e della conservazione delle somme versate. Ciò è chiaramente indicato nel sito web ufficiale dell’istituto. In particolare, i premi versati saranno allocati nella Gestione Separata VALORPREVI e nel fondo interno VALORPLUS, in percentuale variabile sulla scorta del profilo di investimento appositamente scelto per la sottoscrizione del prodotto:

Profilo Garantito

Con questo meccanismo, l’allocazione dei premi (al netto dei costi che ricadono sui premi stessi) tra la Gestione Separata VALORPREVI e il Fondo interno VALORPLUS è individuata dalla compagnia e costantemente adeguata per assicurare al compimento del 65° anno di età almeno il 100% dei premi lordi già versati nell’ambito di questa pensione integrativa.

Profilo Libero

L’interessato che sceglie questo profilo può scegliere liberamente la suddivisione degli investimenti tra la Gestione Separata VALORPREVI e Fondo interno VALORPLUS. Inoltre, la parte di premio destinata alla Gestione separata VALOPREVI deve essere inclusa tra un minimo del 30% ed un massimo del 75%.

Per quanto riguarda i premi, rimarchiamo che nell’ambito di queste forme di pensioni integrative BNL, si tratta di versamenti ricorrenti da corrispondere a scelta del contraente in rate mensili, trimestrali, semestrali o annuali. Ma i versamenti aggiuntivi sono consentiti in ogni momento.

E’ possibile altresì lo switch tra profili di investimento. Infatti, passato un anno dalla data di decorrenza e massimo una volta all’anno è possibile cambiare il proprio profilo d’investimento. L’operazione implica la variazione della strategia di investimento in base al nuovo profilo scelto. Mentre il valore complessivo della posizione ed eventuali versamenti posteriori saranno investiti sul nuovo profilo.

BNL Pianopensione: le agevolazioni fiscali

Anche con la sottoscrizione di Pianopensione BNL, il sottoscrittore – che deve essere persona fisica – potrà beneficiare di tutte le agevolazioni fiscali relative alle forme pensionistiche integrative. Soprattutto, come già visto in riferimento all’offerta sopra esposta, i contributi versati, compresi quelli eventualmente versati dal datore di lavoro, sono deducibili ai fini fiscali fino ad un massimo di 5.164,57 euro all’anno.

Non solo. All’interno di tale limite è possibile sfruttare la deduzione fiscale anche per contributi pagati a favore di soggetti fiscalmente a carico (ad es. figlio). Ed è è prevista una tassazione agevolata sulle plusvalenze maturate e sulle prestazioni versate.

Ricordiamo altresì che l’erogazione delle prestazioni in oggetto è da ritenersi subordinata alla maturazione dei requisiti previsti per la pensione pubblica. Tuttavia, nella documentazione di prodotto si precisa che, per particolari necessità, l’interessato può ritirare in tutto o in parte le somme versate per il tramite di riscatti o anticipazioni.

Lo rimarchiamo: le prestazioni versate alla data del pensionamento prevedono il raggiungimento dei requisiti pensionistici di cui al proprio regime obbligatorio di appartenenza – e fatti comunque salvi almeno 5 anni di partecipazione alle forme pensionistiche complementari. Il sottoscrittore di BNL Pianopensione potrà scegliere tra la rendita vitalizia rivalutabile eventualmente certa per 5 o 10 anni oppure reversibile; e il capitale.

Si rammenta che, in ogni caso, per tutti i dettagli sui costi è utile la documentazione di prodotto, disponibile presso tutte le filiali BNL e sul sito internet www.bnpparibascardif.it. Ovviamente, tramite sito web della banca, è possibile prendere un appuntamento con uno specialista di filiale, al fine di avere tutti i chiarimenti del caso, utili prima della sottoscrizione del prodotto in oggetto.

Pensione integrativa: la proposta TaxBenefit New di banca Mediolanum

Degna di nota è anche l’offerta di banca Mediolanum, una realtà che negli anni è cresciuta sensibilmente e che oggi gode di grande stima da parte dei propri clienti. Ovviamente nell’ambito del catalogo dei suoi prodotti, non può mancare il piano di previdenza integrativa per tutte le esigenze.

3 gli elementi essenziali che subito emergono in questo piano di previdenza complementare:

  • Personalizzazione: colui che sottoscrive questo prodotto, sa che può definire il proprio piano individuale pensionistico, in linea con il proprio profilo. D’altronde la previdenza complementare è, per sua natura, elastica e flessibile;
  • Ciclo di vita: l’investimento si adegua nel corso del tempo sulla scorta della durata del piano e agli anni mancanti alla pensione. Anche questo è elasticità;
  • Previdenza complementare: si tratta appunto di un meccanismo per integrare la pensione pubblica, giorno dopo giorno. Ciò rappresenta il segreto per garantirsi un futuro previdenziale più solido.

TaxBenefit New di banca Mediolanum: perché attivarla

Nella sezione ad hoc, all’interno del sito web ufficiale, l’istituto descrive nel dettaglio questo prodotto, che sicuramente rientra tre le offerte di pensioni integrative da tenere d’occhio a marzo. In particolare, TaxBenefit New consiste nella soluzione ideale per i seguenti obiettivi:

  • integrare la pensione pubblica;
  • investire al meglio il proprio TFR;
  • godere di tutti i vantaggi fiscali propri della tipologia di prodotto.

TaxBenefit New risponde alle novità introdotte dall’ultima riforma previdenziale e consente di costruirsi un futuro sereno”, con queste parole di sintesi banca Mediolanum evidenzia che si tratta di un’offerta assolutamente in linea con la miglior concorrenza.

In buona sostanza, siamo innanzi ad un piano individuale pensionistico di tipo assicurativo – fondo pensione – ossia una forma previdenziale mirata all’erogazione di trattamenti pensionistici complementari del sistema obbligatorio ai sensi del d. lgs. n. 252 del 2005. Quest’ultimo è un provvedimento molto importante, che include la disciplina delle forme pensionistiche complementari o pensioni integrative.

Come indica banca Mediolanum all’interno del proprio sito web ufficiale, detta forma pensionistica è peraltro da ritenersi soggetta alla vigilanza della COVIP. Ricordiamo brevemente che si tratta della Commissione di Vigilanza sui Fondi Pensione, ossia un’autorità amministrativa indipendente della Repubblica Italiana, cui spetta il compito di regolare il mercato della previdenza complementare.

Durata investimento, tipologia prodotto, vantaggi fiscali

Per quanto attiene alla durata dell’investimento nell’ambito della sottoscrizione di TaxBenefit New di banca Mediolanum, abbiamo che la scadenza coincide con l’età pensionabile. In particolare, il soggetto aderente ha la facoltà di allungare la durata della fase di accumulo oltre il raggiungimento dell’età pensionabile a patto che, alla data del pensionamento, possa far valere almeno un anno di contribuzione a favore delle forme di previdenza integrativa.

E’ previsto un programma di accumulazione ad hoc, mentre la tipologia del prodotto – come opportunamente ribadito nel sito web ufficiale – consiste in un Piano Individuale Pensionistico di tipo Assicurativo – Fondo Pensione.

Sul piano dei vantaggi, abbiamo un regime fiscale dei contributi molto interessante. Infatti, come già visto in precedenza, i contributi versati sono deducibili dal reddito complessivo dell’aderente, per un importo non superiore a 5.164.57 euro. Non solo: banca Mediolanum precisa che per i lavoratori di prima occupazione successiva al primo gennaio 2007 è prevista un’ulteriore detrazione.

Mentre il regime fiscale dei rendimenti implica che i fondi pensioni in regime di contribuzione definita sono soggetti a imposta sostitutiva delle imposte sui redditi nella misura dell’20%, che vale sul risultato netto maturato in ogni periodo di imposta. Detti proventi sono computati nella base imponibile nella misura del 62,5%, laddove siano riferibili alle obbligazioni ed altri titoli del debito pubblico e a questi equiparati, nonché alle obbligazioni emesse dai paesi facenti parte della c.d. “white list”. Ciò al fine di garantire il mantenimento di tassazione effettiva al 12,5% sui citati proventi.

Con riferimento invece al regime fiscale delle prestazioni, nel sito web ufficiale è precisato quanto segue: “La parte imponibile delle prestazioni (in forma di capitale o rendita) è assoggettata ad una ritenuta a titolo di imposta con aliquota al 15% ridotta di una quota pari a 0.30% punti percentuali per ogni anno eccedente il 15° anno di partecipazione con un limite massimo di riduzione di 6 punti percentuali. Medesima tassazione vige per alcuni casi di anticipazioni e riscatti come previsti dagli artt 11 (comma 7, lettera a) e 14 ( commi 2 e3) del D. Lgs. 5 dicembre 2005 nr. 252. Negli altri casi di anticipazioni e riscatti la tassazione prevista è del 23%”. Si tratta di dettagli da non tralasciare nel caso si voglia valutare concretamente la scelta di questa tipologia di pensioni integrative. E in ogni caso sarà possibile approfondirli grazie alla consulenza di uno specialista della banca.

Carte di credito: le migliori di marzo per caratteristiche, costi e vantaggi

Principali costi diretti ed indiretti del contratto

Vediamo ora quelle che sono le spese connesse alla scelta di TaxBenefit New di banca Mediolanum, secondo quanto riportato nella pagina ad hoc del sito della banca, relativa a questa forma di previdenza complementare.

  • Spese di adesione: non previste;
  • Spese a carico dell’aderente: costi sul contributo, ammontare costante pari al 3% di ciascun singolo contributo, con un massimo in cifra fissa sui versamenti di TFR pregresso;
  • Commissioni di gestione: variabili dal 1.05% al 2,95% su base annua del patrimonio degli OICR;
  • Spese per trasferimento verso altra forma pensionistica: 1% dell’importo trasferito con un minimo di 25 euro e un massimo di 100 euro;
  • Bonus a scadenza: restituzione alla scadenza dei costi gravanti sui contributi, tranne quelli previsti per il TFR pregresso, rivalutati sulla scorta dell’importo annuo versato, fino ad un tasso massimo annuo corrispondente al 12%.

Ovviamente, anche con riferimento a questa tipologia di pensioni integrative, è preferibile consultare la documentazione contrattuale e informativa presente sul sito web ufficiale dell’istituto e servirsi dell’assistenza degli specialisti Mediolanum, che sicuramente sapranno orientare al meglio l’interessato e chiarire tutti gli eventuali dubbi.

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