Soldi, contestare le donazioni di genitori e familiari è possibile: cosa c’è da sapere

Contestare le donazioni di genitori e familiari è possibile. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

I regali, inutile negarlo, sono sempre molto graditi, soprattutto se a farli sono persone a cui vogliamo bene e che si rivelano essere un importante punto di riferimento.

donazioni contante
Foto © AdobeStock

I soldi non sono garanzia di felicità ma aiutano, indubbiamente, a risolvere un bel po’ di situazioni. A partire dal cibo fino ad arrivare alle bollette, passando per i vestiti e il tempo libero, sono davvero tante le volte in cui ci ritroviamo a dover sborsare del denaro per poter acquistare beni e servizi di vario genere.

Non stupisce, quindi, che proprio il denaro finisca spesso al centro dell’attenzione, diventando anche motivo di discussione, soprattutto tra parenti. Ebbene, proprio in questo caso interesserà che, in determinati casi, è possibile contestare le donazioni di genitori e famigliari. Ma come fare e soprattutto in quali casi? Entriamo quindi nei dettagli e vediamo tutto quello che c’è da sapere in merito.

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Soldi, contestare le donazioni di genitori e familiari è possibile: ecco in quali casi

Ogniqualvolta si decide di fare una donazione, sia di soldi oppure di una casa, è bene ricordarsi di prestare attenzione a determinate regole da seguire, sia da un punto di vista prettamente formale che legale. In caso contrario, infatti, si rischia di dover fare i conti con spiacevoli conseguenze, come ad esempio future contestazioni dell’eredità.

Abbiamo già visto come in base alla normativa attualmente in vigore, in nessun caso è possibile richiedere l’eredità in anticipo, ovvero prima della morte di una persona. Sempre in tale ambito, inoltre, sono in molti a chiedersi se sia possibile o meno contestare le donazioni di genitori e famigliari. Ebbene sì, in determinati casi è possibile.

In base a quanto previsto dalla legge, infatti, è possibile bloccare o contestare una donazione di genitori, parenti e altri familiari in caso di lesione delle quote legittime oppure simulazione di vendita. Ma non solo, anche nel caso in cui chi effettua la donazione abbia debiti da pagare o se la donazione è stata fatta senza alcun atto pubblico.

Soldi, contestare le donazioni di genitori e familiari è possibile: occhio alle tempistiche

Entrando nei dettagli, ad esempio, è bene sapere che una donazione non può essere mai contestata quando chi ha fatto la donazione è ancora in vita. Per poter contestare e bloccare una donazione da parte di genitori, parenti o altri familiari, infatti, è necessario che chi ha fatto la stessa donazione sia morto.

Questo, ovviamente, a patto che sussistano le condizioni previste dalla legge, come ad esempio se la donazione vada a intaccare la successione dell’eredità dei defunti. Se la donazione lede le quote minime previste dalla legge per la successione dell’eredità al coniuge e ai figli o, in loro assenza, ai genitori, infatti, gli eredi danneggiati hanno dieci anni di tempo per chiedere il blocco della donazione.

Ma non solo, come già detto, la donazione può essere contestata se avvenuta senza atto pubblico. La richiesta di bloccare e annullare la donazione può essere effettuata dagli eredi del donante, così come dai creditori. A tal fine i soggetti interessati devono rivolgersi al giudice di competenza per bloccare e chiedere la nullità della donazione.

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In particolare la richiesta di bloccare la donazione di genitori, parenti o altri familiari può essere effettuata dai creditori entro massimo cinque anni dal momento della donazione in questione.

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