Attenzione alla email dell’Agenzia delle Entrate: non ci crederete

Allarme tra i contribuenti per una nuova email da parte dell’Agenzia delle Entrate. La realtà però è ben diversa, bisogna prestare massima attenzione

Agenzia delle Entrate
Fonte Adobe Stock

Quando si riceve una comunicazione da parte dell’Agenzia delle Entrate, si è sempre in allarme. Il timore che possa trattarsi di qualche cartella esattoriale o di qualcosa di simile è sempre piuttosto alto.

Stavolta però il punto della questione è un altro. A tenere in apprensione gli utenti è una email che sembra inviata dal fisco, ma in realtà non è così. Cerchiamo quindi di andare a fondo di questa situazione in modo tale da rendere più chiaro il problema.

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Agenzia delle Entrate: attenzione alla nuovo attacco phishing

L’ADE ha già lanciato l’allarme a tal proposito. In pratica si tratta di una nuova campagna phishing tramite falsi avvisi di incoerenze nelle “eliminazioni periodiche” Iva. I cybercriminali camuffando ogni singolo aspetto nei minimi dettagli, hanno l’intento di incutere timore alla vittima di turno per poi spingerla ad agire.

All’interno del messaggio c’è infatti un collegamento che rimanda al sito dell’ente. Ovviamente si tratta di un fake ben riuscito che può spingere ancora di più a cadere nella subdola trappola.

Prima però si viene invitati ad aprire un file allegato con all’interno le spiegazioni complete circa la problematica. In realtà è un documento infettato da un pericolosissimo malware.

Dal canto suo l’Agenzia delle Entrate ha preso le distanze e ha avvisato i fruitori di non avere nulla a che fare con questa incresciosa situazione. Consiglia inoltre fortemente di cestinare questa email e soprattutto di non aprire l’allegato per nessun genere di motivazione. 

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Purtroppo i pericoli sotto questo punto di vista sono all’ordine del giorno. Nei mesi precedenti sono stati diversi i casi analoghi e non è difficile ipotizzare che in futuro ce ne saranno altri.

L’unica arma a disposizione per sconfiggere il nemico, è divulgare le informazioni corrette, in modo tale che quando ci si imbatte di fronte a comunicazioni dal contenuto sospetto ci si possa regolare di conseguenza.

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