Assegno dolori alle ossa | Quando vanno in pensione gli anni 60 | Superenalotto: quanto costa vincere

Nuovi destinatari Legge 104, quando toccherà la pensione ai nati negli anni ’60 e quanto costa il notaio in caso di vincita al Superenalotto: tutti i temi caldi della settimana.

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I dolori articolari possono essere legati alla presenza di patologie reumatiche altamente invalidanti che danno diritto alla Legge 104 e pertanto ad un assegno mensile. Per quanto riguarda l’accesso alla pensione per chi è nato fra il 1960 e il 1963, bisogna sapere che varia in base ad alcuni dettagli.

Se tutto questo non bastasse, sono in molti a voler sapere qual è la percentuale dovuta al notaio e quella che si prende il Fisco nel caso in cui si debbano incassare dei soldi in seguito ad una vincita con importo elevato al Superenalotto. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito e soprattutto cosa sta succedendo.

Legge 104, le agevolazioni per soggetti con patologie associate ai dolori articolari

La Legge 104, come noto, è stata introdotta al fine di tutelare le persone che soffrono di malattie invalidanti tali da compromettere il regolare svolgimento delle attività quotidiane e lavorative. Proprio in tale ambito è bene sapere che i dolori articolari possono essere legati alla presenza di patologie reumatiche altamente invalidanti, tali da aver diritto alla Legge 104 e pertanto ad un assegno mensile.

In particolare si fa riferimento alle seguenti patologie, ovvero artrite, artrosi, fibromialgia e gotta. I sintomi si presentano sotto forma di forti dolori articolari, gonfiore delle parti, rigidità e possono provocare disagi sempre maggiori. Vi sono alcune forme di artrite, inoltre, che coinvolgono il sistema immunitario, indebolendolo e rivelandosi così la causa di ulteriori problemi di salute. Tra questi si annoverano il Lupus e l’artrite reumatoide. Quest’ultimi sono due esempi di patologie che danneggiano diversi organi rendendo la vita dei soggetti che ne soffrono molto difficile.

Proprio per questo motivo, quindi, i soggetti che soffrono di dolori articolari a causa di una patologia invalidante possono ottenere la Legge 104 e il diritto a varie agevolazioni. In particolare hanno diritto ad un assegno di invalidità civile previa visita medica e attestazione del relativo grado di invalidità. Ma non solo, i soggetti interessati hanno diritto anche all’esenzione del ticket sanitario per effettuare analisi o indagini diagnostiche legate alla patologia.

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Pensione per i nati negli anni Sessanta: quando tocca e a quale età

L’accesso al trattamento pensionistico per coloro che sono nati fra il 1960 e il 1963 differisce in base ad alcuni elementi. In particolare bisogna sapere che per quest’ultimi valgono regole differenti legate alla posizione contributiva, a seconda che il lavoratore sia nato in un anno piuttosto che in un altro. Per una persona nata nel 1960, ad esempio, possono valere le opzioni di pensionamento anticipato oppure la Quota 41. I lavoratori che compiranno 62 anni nel 2022, infatti, potranno ancora accedere ad Opzione Donna oppure all’Ape Sociale, oltre che beneficiare dell’Isopensione.

Questo a patto di aver raggiunto la contribuzione minima necessaria per poter accedere a tali misure. In caso contrario dovranno attendere la pensione di vecchiaia, a cui è possibile accedere, almeno per il momento, al compimento dei 67 anni di età e 20 anni di contributi. Anche chi compirà 61 anni nel 2022 potrà andare in pensione anticipatamente, seguendo le stesse modalità. In alternativa è possibile optare per la pensione di vecchiaia, con requisito minimo dei 41 anni e 10 mesi di contributi per le donne e 42 anni e 10 mesi per gli uomini. Tali requisiti dovranno essere però maturati obbligatoriamente entro il 31 dicembre.

Le persone nate nel 1961, inoltre, possono accedere all’Isopensione. Per quanto concerne il pensionamento anticipato, bisogna sapere che nel 2021 e nel 2022 potrà essere richiesto per chi ha iniziato a lavorare prima del diciannovesimo anno di età. Coloro che sono nati nel 1962 potranno andare in pensione tramite iscrizione all’Assicurazione generale obbligatoria o alle forme sostitutive o esclusive della stessa. Oppure in caso di anzianità contributiva al 31 dicembre 1995, ovvero prima dell’entrata in vigore del nuovo sistema.

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Superenalotto, quanto costa il notaio in caso di grossa vincita

Nel caso in cui si riesca a centrare una vincita con cifre molto sostanziose al Superenalotto bisogna rivolgersi ad un notaio che si occuperà della pratica per riscuotere i soldi in questione. Proprio in tale ambito, pertanto, sorge spontanea una domanda: qual è la percentuale dovuta al professionista e quella che si prende Fisco?

Ebbene, per quanto riguarda il notaio bisogna sapere che la percentuale prevista per il pagamento della parcella è compresa tra l’1 e il 3% dell’importo vinto. Questo vuol dire che in caso di un colpaccio da 20 milioni di euro, il professionista porterà a casa tra i 200 mila e i 600 mila euro.

Per approfondire LEGGI >>> Superenalotto, dopo la vincita arriva il notaio: quanto costa incassare i soldi

Ma non solo, oltre al notaio, parte della vincita del Superenalotto viene trattenuta dal Fisco.  In particolare viene applicata una percentuale par ai 20% sull’importo eccedente a partire dai 500 euro. Questo vuol dire che in caso di vincita pari a 20 milioni di euro, il Fisco incasserà un quinto della somma, ovvero pari a circa 4 milioni di euro.

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