Sospensione della pensione di invalidità: come evitare di perdere l’assegno

La sospensione o la riduzione della pensione di invalidità è una possibilità reale. Capire come evitare che questo accada è fondamentale per non dover rinunciare all’indennità.

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La pensione di invalidità o assegno ordinario di invalidità può essere sospeso o ridotto in determinate circostanze. Il percettore in caso di omissioni e dimenticanze, infatti, rischia di perdere il diritto all’indennità e, di conseguenza, non riceverebbe più l’importo mensile spettante. La prestazione assistenziale viene erogata qualora il richiedente soddisfi precisi requisiti legati allo stato di salute e al reddito. Se le condizioni dovessero variare, l’assegno potrebbe non essere più concesso così come nel caso in cui il beneficiario non si presentasse alle visite di controllo dell’INPS. Ma andiamo per gradi approfondendo nei dettagli i termini della prestazione.

Requisiti per ottenere la pensione di invalidità

L’assegno ordinario di invalidità viene corrisposto dall’INPS ai lavoratori dipendenti, iscritti alla Gestione Separata e agli autonomi a condizione che abbiano un’età compresa tra 18 e 67 anni e una percentuale di invalidità superiore al 74% e inferiore al 99%. Inoltre, tale invalidità dovrà essere certificata da una Commissione medica e dovrà comportare una riduzione della capacità lavorativa pari a due/terzi.

La soddisfazione di questi requisiti può variare nel tempo. Ecco perché dopo tre anni il percettore della pensione dovrà sottoporsi ad una visita medica per confermare l’invalidità. In più, l’INPS potrà predisporre controlli sullo stato di salute prima dei tre anni che saranno obbligatori per l’interessato. Pena la sospensione dell’assegno.

Sospensione della pensione di invalidità

Il percettore dell’assegno ha l’obbligo di presentarsi alle visite mediche programmate dall’INPS. Qualora il soggetto con invalidità non dovesse sottoporsi al controllo scatterebbe la sospensione della pensione di invalidità a partire dal primo giorno del mese successivo alla data della visita. L’importo spettante verrà erogato nuovamente solo dopo che il beneficiario del trattamento assistenziale avrà effettuato il controllo prendendo un nuovo appuntamento. Se l’assenza dovesse ripetersi più volte, il percettore rischierebbe di perdere l’assegno.

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Riduzione dell’assegno

Oltre alla sospensione della pensione di invalidità esiste la possibilità di una riduzione dell’importo erogato. In questo caso la causa della variazione della cifra è legata al reddito del beneficiario della misura. Nello specifico, se il reddito annuale supera quattro volte il trattamento minimo, l’assegno ordinario di invalidità viene ridotto del 25%. La percentuale sale al 50% qualora i redditi annuali siano cinque volte superiori al trattamento minimo.

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