Pensioni | Finalmente gli aumenti, lo dice il presidente dell’Inps: quando si vedranno

Aumento per le pensioni già a partire da gennaio 2022? Se ne parla da mesi, ecco cosa ci spiega il presidente dell’Inps.

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Se i lavoratori hanno subito un brutto trattamento, con la Tredicesima più bassa in dicembre, i pensionati invece sorrideranno a gennaio, perché le cifre iniziano ad aumentare. Da gennaio 2022, infatti, il loro assegno percepirà un aumento. Lo ha confermato anche Pasquale Tridico, presidente Inps.

Secondo quest’ultimo infatti, assisteremo ad: “aumenti considerevoli rispetto all’adeguamento dell’inflazione dal primo gennaio 2022”, proprio per quanto riguarda l’assegno pensionistico. Tra l’altro in tv, il presidente ci ha tenuto a ricordare che un aumento del genere non avveniva da anni.

Saranno consistenti, gli aumenti alle pensioni?

Si calcola che le pensioni del 2022 saliranno fino a quattro volte il minimo e quindi, fino a 2.062 euro. La perequazione rispetto all’inflazione è del 100%, mentre per gli assegni superiori, arriva il recupero rispetto all’aumento dei prezzi del 90% e poi del 75%. Per capirci, il trattamento minimo passa quindi da 515,58 euro mensili a 524,34 euro mensili.

Attenzione quindi a non compiere il gesto che potrebbe costarvi la pensione, perché dal 2022, diventa anche più conveniente. Continuiamo con le cifre. Per un cittadino che riceve una pensione lorda annua di 5.000,00 euro, vedrà salire il suo assegno di 29,75 euro al mese, che in un anno fanno 380 euro. L’assegno pensionistico da 1.000 euro precisi, sale a 1.017. Ed ancora, una pensione da 2.500 euro mensili, riceve il suo tasso di rivalutazione dell’ 1,53% arrivando quindi a 2.538,25 euro.

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Argomento di cui parlare a lungo ed ovviamente, per l’Inps, da sottolineare. E così, anche a La Stampa, ha rilasciato brevi ma significative dichiarazioni, il presidente dell’Istituto nazionale della previdenza sociale, Pasquale Tridico. Ecco, quanto riportato dall’importante quotidiano nazionale, a proposito del tema aumenti: “Ci sarà un adeguamento pari all’1,7% lordo dell’importo dell’assegno mensile, una rivalutazione piena che non accadeva da anni e che è stata attivata in modo tempestivo per far arrivare l’integrazione alle persone il prima possibile”, ha spiegato appunto, Tridico che quindi conferma le voci che da tempo si susseguivano, senza però trovare conferme ufficiali.

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