Truffa del tampone: l’escamotage per ottenere gratuitamente il green pass

Da quando è stato istituito l’obbligo di Green Pass sui posti di lavori sta andando in scena una vera e propria truffa del tampone. Vediamo in che modo funziona 

Truffa del tampone
Fonte Pixabay

Cosa non si farebbe pur di ottenere il Green Pass senza vaccinarsi. Coloro che finora hanno deciso di non immunizzarsi, per forza di cose hanno bisogno del certificato verde per poter lavorare.

Quindi devono sottoporsi ad un tampone ogni 48 ore per dimostrare la loro negatività al covid-19. Il prezzo calmierato di 15 euro seppur non eccessivo, alla lunga si fa sentire, ragion per cui i “furbetti” hanno già ideato un escamotage per risparmiare.

Truffa del tampone per avere il Green Pass: a cosa bisogna fare attenzione

Si tratta di una tecnica scorretta ed illegale, che costituisce a tutti gli effetti una truffa. In pratica, diversi cittadini che dallo scorso 15 ottobre stanno affollando le farmacie italiane per effettuare i test, approfittando della confusione generale, esibiscono lo stesso scontrino ricevuto nei giorni precedenti.

In questo modo ottengono un “tampone gratuito” senza spendere un centesimo. Un trend che ha generato delle necessarie contromisure da parte dei locali adibiti alla vendita dei medicinali. I farmacisti infatti per cautelarsi stanno siglando ogni scontrino battuto per i tamponi antigienici rapidi.

Oltre al danno economico per l’esercizio commerciale, che di certo non va trascurato, bisogna considerare inoltre le ripercussioni sulla popolazione. Alcune persone che magari risulterebbero positive al test vanno così in giro senza problemi, rendendosi complici della propagazione del virus.

In Italia infatti ci sono ancora 7 milioni di persone non vaccinate e i casi stanno aumentando soprattutto per via di questa categoria. Qualora la situazione dovesse degenerare nelle prossime settimane, potrebbero arrivare nuovamente alcuni provvedimenti restrittivi.

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Una situazione che però danneggerebbe nuovamente l’economia del Bel Paese e coloro che hanno deciso immunizzarsi. Per effetto di ciò non è da escludere che per convincere coloro che ancora non si sono vaccinati, l’Italia possa adottare dei provvedimenti alla stregua dell’Austria, con l’introduzione di “zone gialle” esclusivamente “dedicate” a persone no-vax. 

Ad ogni modo è bene prestare attenzione a questa nuova corrente di “furbetti” che con questo atteggiamento potrebbero vanificare parte degli sforzi fatti negli ultimi mesi. 

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