Busta paga di agosto, aumenti in vista? Meglio fare chiarezza

Con l’arrivo del mese di agosto sono in molti a chiedersi se la busta paga sarà più ricca del solito. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da sapere in merito.

Irpef 100 euro busta paga
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Il 2020 si rivela essere, senz’ombra di dubbio, uno di quegli anni che difficilmente riusciremo a dimenticare. Segnato dall’impatto del Covid, quest’ultimo continua, purtroppo, ad avere delle ripercussioni sulle nostre esistenze, sia per quanto riguarda l’aspetto economico che sociale. Molte famiglie riscontrano delle serie difficoltà nel riuscire a far fronte alle varie spese. Proprio per questo motivo si rende necessaria l’adozione da parte del governo di misure ad hoc, come ad esempio quelle previste con il recente Decreto Sostegni Bis.

Se tutto questo non bastasse, sempre più spesso si sente parlare di possibili aumenti in busta paga, che aiuterebbero sicuramente molte persone a migliorare la propria condizione economica. Proprio in tale ambito sono in molti a chiedersi se, con l’arrivo del mese di agosto, verrà o meno erogato un bonus fiscale in favore dei lavoratori, che dovrebbero così avere un netto più alto. Una situazione che non passa di certo inosservata e per cui è meglio fare chiarezza.

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Busta paga di agosto, aumenti in vista? Tutto quello che c’è da sapere

Nel corso delle ultime settimane si è molto parlato dell’erogazione di un possibile bonus fiscale, grazie al quale molti lavoratori potrebbero beneficiare di una busta paga ad agosto con un netto più alto. Una questione che ha destato inevitabilmente particolare interesse e per cui è meglio fare chiarezza.

Innanzitutto è bene sottolineare che non è stato introdotto alcun nuovo bonus fiscale. Per questo motivo la busta paga di agosto non porterà con sé alcun cambiamento. Come fatto sapere dalla Consulente del lavoro Manuela Baltolu, autore per il quotidiano lavoro del Sole 24 ore, così come si evince da MilanoFree.it, infatti non ci sarà alcun rimborso Irpef di 1.880 euro.

Tale importo, infatti, “altro non è che la detrazione annuale spettante per i redditi di lavoro dipendente e assimilati non superiori a € 8.000, a patto che il lavoratore abbia diritto a 365 giorni di detrazione (un anno intero di lavoro)“. Le detrazioni, però, vengono applicate ogni mese e per questo rispetto a luglio non cambia nulla.

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“L’unico caso in cui le detrazioni possono essere attribuite in un’unica soluzione, può verificarsi solo ed esclusivamente quando è il lavoratore stesso che chiede formalmente tale trattamento“. In pratica, in questo caso, è il soggetto in questione a rinunciare alle detrazioni mensili, ritrovandosi a dover fare i conti con un prelievo fiscale mensile maggiore. Quanto pagato in più, quindi, viene in seguito erogato in un’unica soluzione nel conguaglio di fine anno.

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