Cartelle esattoriali, ennesimo colpo di scena: cosa cambia

Importanti cambiamenti in vista per tutti coloro alle prese con alcuni debiti pregressi con il Fisco. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.

Cartelle esattoriali (Fonte foto: web)

Gli ultimi mesi sono stati segnati dall’impatto del Covid che ha portato con sé delle ripercussioni negative sia per quanto riguarda l’aspetto economico che sociale. Al fine di contrastarne la diffusione, infatti, ci viene chiesto di prestare attenzione a vari accorgimenti, come ad esempio l’utilizzo delle mascherine e il distanziamento sociale. Molti imprenditori, purtroppo, hanno dovuto abbassare le serrande delle proprie attività, costringendo tante persone a dover fare i conti con una grave crisi finanziaria.

Riuscire a far fronte alle varie spese risulta sempre più complicato, con l’esecutivo che ha cercato di andare incontro alle categorie maggiormente colpite attraverso misure ad hoc, come quelle approvate nel recente Decreto Sostegni Bis. Dall’altro canto la macchina amministrativa non si ferma mai, con molti che si ritroveranno a breve a dover fare i conti con alcuni debiti pregressi con il Fisco. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa c’è da aspettarsi.

LEGGI ANCHE >>> Conto corrente, ad ognuno il suo stile di vita: quanti soldi tenere per vivere sereni

Cartelle esattoriali, ennesimo colpo di scena: tutto quello che c’è da sapere

cartelle-esattoriali

In base a quanto previsto dal decreto n. 99/2021, ovvero il cosiddetto decreto Lavoro, la sospensione delle cartelle esattoriali sarà valida fino al prossimo 31 agosto 2021. Questo vuol dire che colore che hanno debiti pregressi con il Fisco dovranno effettuare i relativi pagamenti entro il 30 settembre 2021. Allo stesso tempo, ricordiamo, tale sospensione comprende anche i pignoramenti, sempre fino al prossimo 31 agosto 2021.

Una decisione che non passa di certo inosservata, con molti che si ritroveranno a dover fare i conti con un settembre nero. Dopo mesi di sospensioni e rinvii, infatti, ci si appresta a dover fare i conti con una vera e propria pioggia di cartelle esattoriali, atti ingiuntivi, avvisi di accertamento esecutivi e pignoramenti.

Sono stati ridefiniti, inoltre, i termini di pagamento delle rate per la rottamazione ter, così come saldo e stralcio. Entrando nei dettagli, le date da prendere in considerazione sono le seguenti:

  • 2 agosto 2021, termine ultimo per pagare le rate scadute il 28 febbraio 2020 (rottamzione ter) e il 31 marzo 2020 (saldo e stralcio);
  • 31 agosto 2021, ultimo giorno per pagare le rate scadute al 31 maggio 2020;
  • 30 settembre 2021, per il saldo delle rate scadute al 31 luglio 2020;
  • 31 ottobre 2021, per pagare le rate scadute al 30 novembre 2020;
  • 30 novembre 2021, termine ultimo per pagare le rate scadute il 28 febbraio 2021, il 31 marzo 2021, il 31 maggio 2021, o in scadenza il 31 luglio 2021.

LEGGI ANCHE >>> Pensioni a rischio, i soldi stanno per finire: l’ultimo terribile incubo

Sono concessi cinque giorni di tolleranza per effettuare il pagamento. Sempre il 31 agosto, inoltre, giunge a termine la sospensione per le procedure cautelare ed esecutive, così come fermi amministrativi, ipoteche e pignoramenti. Da settembre, inoltre, ripartono le verifiche di inadempienza presso le Pubbliche Amministrazioni.

Impostazioni privacy