Sapevi che in alcuni casi si possono annullare le rate del finanziamento? Vuol dire che possiamo smettere di pagarle, ecco come

Sempre più privati e imprese ricorrono ai finanziamenti. Ad una famiglia può far comodo per pagare un’auto, una casa o qualunque altra cosa, ma è sempre più comune credere che questa pratica abbia vincoli strettissimi. Eppure potremmo avere dei motivi per cercare di annullare le rate: non siamo più in grado di pagare, l’acquisto non è come credevamo o altri problemi.
Non è semplice però, perché il finanziamento non avviene presso il rivenditore, direttamente, quindi l’istituto che ce lo concede, non ha con esso legami. I tipi di prestito da finanziamento, sono prevalentemente due. Il primo esiste per comprare un bene specifico che viene quindi indicato nel contratto tra noi e la banca. Nel secondo invece, ci rivolgeremo direttamente alla banca, senza necessità di spiegare il perché di quel finanziamento.
Leggi anche>>> Stralcio cartelle esattoriali: il controllo dei debiti da oggi diventa fai da te
Come non pagare le rate del finanziamento
Il primo caso che abbiamo studiato, rende più facile la richiesta di bloccare e di non pagare le rate. Visto che invece non ci sono legami tra finanziatore e venditore, per il secondo caso sarà pressappoco impossibile richiedere lo stop. Una strada per l’annullamento di questa strada, è la conciliazione paritetica Assofin.
Essa è una carta da giocare se si vuole una procedura stragiudiziale e per curare controversie tra banche e istituti e consumatori. Per Assofin, l’obiettivo è prendersi cura di prestiti personali; prestiti finalizzati; carte di credito; cessione del quinto. E su quest’ultima vi ricordiamo anche come funziona la procedura e quando conviene farla.
Leggi anche>>> Debiti con il Fisco, occhio alle scadenze: le nuove date da segnare
La procedura breve invece, si usa quando si è fatto reclamo o alla banca o all’istituto presso cui si è aperto il finanziamento, e non arrivano risposte. Questa è una procedura che non può durare più di 90 giorni, non ha bisogno di un legale e soprattutto non si paga. La procedura, viene detta paritaria, ovvero dove la commissione è formata dall’Associazione Consumatori ed il rappresentante legale dell’intermediario.