Ikea: che danno ai suoi dipendenti, maxi multa in arrivo per l’azienda

Ikea è stata multata in seguito a dei comportamenti non propriamente corretti nei confronti di alcuni suoi dipendenti. Ecco cosa è successo nello specifico

ikea buono

Ogni azienda commette degli errori. Se a farlo però sono quelle di un certo spessore, la questione balza ancor di più all’occhio. A finire sotto l’occhio del ciclone stavolta è Ikea, multinazionale svedese specializzata nella vendita di mobili.

In particolar modo è stata Ikea France ha far parlare di sé. Il distaccamento transalpino è stato condannato dal tribunale di Versailles a pagare una maxi multa da 1 milione di euro. A riportare la notizia in Italia è stata l’agenzia Ansa, che ha ripreso i colleghi di Le Monde che hanno portato alla luce un caso che nel giro di poco tempo ha fatto il giro del mondo.

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Ikea: ecco lo spiacevole motivo che ha portato alla maxi multa

Il tutto è frutto dell’azione di spionaggio ai danni di centinaia di dipendenti avvenuta tra il 2009 e il 2012. L’accusa è di ricettazione di dati personali in modo fraudolento. La situazione sarebbe potuta essere ancor peggiore qualora fosse stata riconosciuta anche l’accusa di sorveglianza di massa.

Tra i soggetti condannati ci sono anche Jean Louis Baillot, ex amministratore delegato di Ikea France, agenti di polizia e manager di un’azienda di investigazioni private. La maggior parte di loro ha preferito scaricare la colpa sugli altri, mentre Jean-Francois Paris (condannato a 18 mesi di carcere) all’epoca dirigente responsabile della gestione del rischio, ha ammesso lo stanziamento di una cifra compresa tra i 500 e i 600mila euro all’anno per compiere le indagini illecite. 

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Si chiude così un cerchio apertosi nel 2012 quando un’inchiesta giornalistica svelò un sistema di monitoraggio messo in piedi da Ikea France nei confronti di dipendenti e clienti grazie a dati personali reperiti in maniera illegale dal database della polizia.  

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