Spesa famiglie italiane in crollo: quando la povertà prevale sul consumo

I dati sulle spese famiglie italiane nel 2020 testimoniano un preoccupante trend in ribasso. Esaminiamo tutti i numeri nel dettaglio per far luce sulla situazione attuale

Spesa famiglie italiane
Fonte Pixabay

La crisi generata dal Covid-19 di certo non la scopriamo oggi, ma dopo oltre un anno dall’inizio della pandemia sono tangibili i primi elementi che testimoniano il drastico cambiamento. In tal senso sono emblematici i dati sulle spese delle famiglie che nel 2020 sono calati considerevolmente. 

Cerchiamo di capire i principali aspetti di questa nuova tendenza supportata da dati di cui non si può non tener conto. Il raffronto dell’Istat ha portato alla luce un quadro che per certi versi fa tornare il Bel Paese indietro di addirittura 20 anni. Nel dettaglio, ecco cosa è emerso.

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Spesa famiglie italiane: i dati del “grande ribasso”

Nel 2020 la stima della spesa media mensile delle famiglie italiane è stata di 2.328 euro con un saldo negativo del 9% rispetto al 2019. Secondo l’istituto nazionale di statistica italiana quella in corso è la contrazione più marcata dal 1997.

La situazione è leggermente peggiore nell’area settentrionale della penisola dove sono state maggiori le restrizioni dovute alla diffusione del Coronavirus. Al Nord-est il calo si attesta a -9,5% mentre a Nord-ovest a -10,2%. Al Centro si scende all’8,8% e al Sud all’8,2%. Decisamente più basso il dato sulle Isole maggiori che è pari al 5,9%.

Una situazione che ha fatto partire un vero e proprio inizio di recesso visto che i consumi sono il motore dell’economia. La povertà però ha preso il sopravvento e non poteva essere diversamente visto l’andamento di molte attività nell’ultimo anno.

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Insomma, tra crisi del 2012-2013, stretta finanziaria e avvento del Covid è stato dilapidato il patrimonio costruito ad inizio 2000 quando il Bel Paese sembrava essere entrato in una fase di rinnovata prosperità.

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