Beffa Imu: l’imposta si dovrà pagare anche in questo caso

Dal Fisco arriva una beffa. Il pagamento Imu dovrà essere versato anche da chi, di fatto, una casa non l’ha più.

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Il mese di giugno è ricco di scadenze di pagamenti soggette al controllo del Fisco. Tra versamenti, dichiarazioni, richieste, comunicazioni, i contribuenti non hanno tregua e la prima data di cui tenere conto è il 16 giugno. Questo è, infatti, l’ultimo giorno utile per corrispondere il pagamento dell’imposta municipale unica, l’Imu. Nonostante le esenzioni previste per l’anno in corso, sono tantissimi i proprietari di immobili di lusso e di seconde case che dovranno ottemperare al loro dovere per non rischiare di incorrere in sanzioni.

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Chi dovrà pagare l’Imu senza usufruire dei vantaggi della casa di proprietà

L’Imu è un’imposta costosa la cui eliminazione per le prime case di residenza ha fatto tirare un sospiro di sollievo a tanti proprietari. Nell’anno in corso, poi, sono previste diverse esenzioni che consentiranno di non aggravare lo stato economico di tante famiglie con un’ulteriore spesa ma, prestando attenzione, è possibile notare che una categoria di proprietari rimane esclusa da qualsiasi tipo di sconto o agevolazione.

Parliamo di quelle persone proprietari di un immobile in affitto che a causa dell’ordinanza per cui l’inquilino moroso non poteva essere sfrattato durante la pandemia non hanno ricevuto nemmeno un euro per mesi e mesi. Il blocco degli sfratti sarà attivo fino al 31 dicembre 2021, ancora tanti mesi in cui i morosi potranno avere un tetto sulla testa senza sborsare un euro.

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Le rimostranze della Confedilizia e di Fratelli d’Italia

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Il presidente della Confedilizia Giorgio Spaziani Testa ha esposto le sue rimostranze nei confronti della situazione creatasi in seguito al blocco degli sfratti. Spaziani chiede l’intervento del Governo affinché i proprietari di immobili che non hanno potuto sfrattare gli inquilini morosi possano, almeno, non corrispondere l’Imu, un’imposta su un immobile che non ha prodotto nessun guadagno per 15 mesi.

Ad appoggiare il presidente della Confedilizia è intervenuta Giorgia Meloni. La richiesta è di interventi a favore dei cittadini soprattutto in un periodo difficile come quello che tutti noi stiamo attraversando e della fine di un’oppressione fiscale inopportuna. Fratelli d’Italia in quest’ottica ha presentato un emendamento al Decreto Sostegni Bis per suggerire di porre rimedio ad un’ingiustizia perpetuata ai danni degli italiani già messi in ginocchio dal Covid e che dalle seconde case potevano ricevere un sostentamento mai ottenuto.

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