Assegno unico alle famiglie: vantaggio o bluff?

La misura che tutti gli italiani attendono potrebbe non essere la stessa che ci hanno lasciato immaginare. Tutte le novità.

Una delle misure più attesa dal nuovo Governo presieduto da Mario Draghi. Numerosi i proclami e le aspettative delle famiglie italiane per quella che dovrebbe essere una vera e propria novità per quel che riguarda i bonus alla famiglia. Un assegno unico che potrebbe partire definitivamente dal 2022 ed assicurerebbe in base chiaramente a reddito e numro di figli un massimo di 653 euro al mese per famiglia. In questo caso, con la cifra appena riportata parliamo di una famiglia con tre figli.

Il decreto approvato dal Consiglio dei Ministri prevede un assegno mensile che dal prossimo 1 luglio al 31 dicembre 2021 affiancandosi ai bonus e sgravi già presenti nel panorama dei sostegni e degli aiuti da parte dello Stato alle famiglie. Tale bonus si affiancherà ai bonus e sgravi già esistenti a partire dal prossimo 1 gennaio 2022. A beneficiare di tale misura saranno tutte le famiglie in cui sono presenti figli da zero a 18 anni, che presentino un Isee non superiore ai 50 mila euro. L’importo mensile massimo per figlio è di 167,5 euro che va maggiorato del 30% dal terzo figlio in poi.

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Assegno unico: quanto conviene realmente la nuova proposta del Governo?

Molte famiglie avevano riposto tante speranze in questa nuova misura, almeno stando  quelle che sembravano essere le promesse e le certezze dei vari politici che nel corso dei mesi hanno illustrato tale misura. Quello che è certo è che la a nuova iniziativa politica porterà un bel po’di soldi nelle tasche delle famiglie italiane. Quello che invece è meno certo è quanto in realtà questo bonus sia davvero conveniente rispetto a quella che è l’attuale condizione del lavoratore dipendente.

Condizione che chiaramente vive di assegni familiari, di sgravi fiscali, detrazioni e quant’altro. La domanda che tutti a questo punto si pongono è quanto questo bonus sia realmente conveniente rispetto agli altri già presenti per lavoratori dipendenti. Questo è il punto cruciale, intorno al quale gravita tutta la questione. Esiste una reale convenienza o alla fine il lavoratore dipendente andrà a rimetterci?

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I lavoratori dipendenti, insomma, si interrogano, i caf presi d’assalto non sanno ancora dare risposte in merito. Risposte che siano chiaramente esaustive. A questo punto si attende l’ufficialità dell’entrata in vigore della misura per comprendere quanto possa essere realmente più conveniente dell’attuale condizione praticata per milioni di lavoratori. Il Governo vara l’ennesimo bonus insomma, ma stavolta no è ancora chiaro quanto sarà vantaggioso per le famiglie.

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