Assegni familiari, potremo aumentarne l’importo: ecco come

Gli assegni familiari possono essere soggetti a variazioni dell’importo, ma non sempre: ecco i casi specifici

Fonte: Pixabay

Non sappiamo sicuramente tutto degli assegni familiari. In alcuni casi potremmo farne richiesta, eppure non ci serviamo di questo privilegio. Ad esempio, l’assegno familiare può riguardare anche nonni e nipoti, e non solo figli. E ci sono anche altre cose, come l’importo, che non sempre sappiamo bene come funzionino.

Generalmente, esso è generato da diversi componenti, come il numero di persone del nucleo, il reddito ed anche lo status dei componenti stessi. Quindi con un nuovo avvento in famiglia o con un taglio dello stipendio, l’importo andrebbe inevitabilmente a salire. Ma c’è anche una parentesi, legata allo status giuridico dei componenti, che rappresenta il terzo caso di importi variati.

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Assegni familiari: sicuri di ricevere l’importo giusto?

Bene, sono tre i casi in cui l’importo, anche per una sola persona del nucleo familiare, cambia le carte in tavola. Ci si riferisce in questo caso a stati civili ed inabilità. L’importo dell’assegno infatti, varia se abbiamo casi di: riduzione del reddito familiare; aggiunta di un componente minorenne a carico; variazione dello status giuridico. Ma sappiamo sempre come richiedere la variazione dell’importo?

E tra le cose che non sapete c’è anche che per gli assegni familiari, si possono richiedere gli arretrati. Qualunque variazione, va comunicata grazie al modello ANF43, e per i casi a seguire, solo dopo aver ricevuto l’autorizzazine INPS per farlo. Bisogna infatti averla, se viene richiesta l’inclusione di determinati familiari nel nucleo, come fratelli e sorelle; se è possibile una duplicazione di pagamento; per l’aumento dei livelli reddituali; qualora il coniuge non abbia sottoscritto la dichiarazione di responsabilità nel modello ANF/DIP.

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Ma l’aumento di cui vogliamo sapere, varrà in quale caso? Allora, verrà accettato, nel caso di variazione reddituale, solo dal 1° luglio successivo alla richiesta. Invece, per quanto riguarda la variazione del nucleo, dipende dal caso. In caso di nuova nascita per esempio, l’aumento scatta già dal mese stesso, mentre è diverso l’eventuale cessazione del bonus. Infatti, per un figlio che diventa maggiorenne, la cessazione scatta soltanto il mese dopo.

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