Chiudono i bancomat e ci svuotano il conto: il periodo più nero per i correntisti

Il web governa ormai ogni aspetto della nostra esistenza, tutto è li, tutto è anche li, forse è il caso di dire.

Il web è parte integrante, ormai, della nostra vita, sul web c’è ogni cosa, ogni aspetto, ogni situazione, ogni dinamica legata al nostro esistere, se cosi possiamo dire, è fedelmente riportato anche sulla rete. Possiamo gestire tutto, e gestirci in ogni modo, fare a spesa pagare utenze, prenotare viaggi e soggiorni, pagare visite mediche dopo averle prenotate, tutto ogni cosa, qualsiasi aspetto reale e concreto è presente anche li in versione virtuale.

Come logico che sia, considerato che tutta la nostra vita, è ormai riproducibile, per modo di dire attraverso un computer, di conseguenza anche i rischi, della vita concreta, della vita reale e quindi ora virtuale sono trasportati dietro il monitor di un pc o lo schermo di un tablet o smartphone. I malintenzionati, spostatisi per l’occasione sul web hanno attivato modalità e formule d’azione caratterizzata da un unico comune denominatore, il link.

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Truffe on line: è il link lo strumento più utilizzato per rubare i nostri soldi

Truffa on line
Truffa on line (Adobe)

Lo strumento maggiormente utilizzato, si diceva, è il link. La possibilità di ricreare fedelmente pagine di istituti bancari, di aziende di spedizione, di aziende di fornitura di servizi, tutto insomma ed anche di più, è troppo ghiotta per chi fa della truffa on line, praticamente un mestiere. E allora sotto con i sotterfugi ed i raggiri, per fare in modo che i cittadini si trovino sempre più spesso, dubbiosi, davanti al maledetto link di turno.

Un pacco sospeso e non ritirato, un controllo dell’istituto di credito, un gruzzoletto conquistato a colpi di trading e mai accreditato, i truffatori ne inventano una al mese, pur di attirare nella propria tana l’ingenuo e incauto cittadino, che ovviamente, non si aspetta di essere truffato.

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Morale della favola, davanti al famigerato link, tutti o quasi si sciolgono, pensano al peggio in pochi secondi ed inseriscono quindi le proprie credenziali, bancarie e non solo. A quel punto, il gioco per il truffatore è fatto, avrà vinto lui.

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