Banche, brutte notizie per i correntisti: cosa c’è da aspettarsi

Brutte notizie per molti correntisti che a breve potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti con degli importanti cambiamenti. Entriamo quindi nei dettagli e vediamo cosa sta succedendo.

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Il 2020 si rivela essere, indubbiamente, uno di quegli anni che difficilmente riusciremo a dimenticare. Segnato dall’impatto del Covid, questo virus ha portato con sé delle ripercussioni negative sia per quanto riguarda le relazioni sociali che economiche. Molte  purtroppo, sono le famiglie alle prese con una grave crisi finanziaria, tanto da dover fare continuamente i conti in tasca prima di comprare qualcosa. La crescente incertezza sul futuro, inoltre, porta in molti a tenere i propri soldi fermi sul conto corrente, così da avere sempre qualche euro a cui attingere in caso di imprevisti.

Proprio questa situazione costringe molte banche a dover affrontare dei costi di gestione particolarmente alti, tanto da decidere, in alcuni casi, di optare per la chiusura dei conti con oltre 100 mila euro. Una vicenda che non può passare di certo inosservata, con i correntisti che a breve potrebbero ritrovarsi a dover fare i conti con degli importanti cambiamenti, in grado anche di creare qualche disagio. Ma di cosa si tratta? Entriamo nei dettagli e scopriamolo assieme.

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Banche, brutte notizie per i correntisti: occhio alle possibili fusioni

Il mondo è in continuo cambiamento e il processo di evoluzione coinvolge anche gli strumenti di pagamento e le banche. Proprio quest’ultime, in effetti, sono note per dar vita in alcuni casi a delle fusioni, che finiscono inevitabilmente per avere delle conseguenze sui propri clienti. Una situazione che molto probabilmente vedrà a breve coinvolgere alcuni istituti, compresi alcuni nomi particolarmente noti tra i risparmiatori. Uno scenario frutto, soprattutto, della convinzione delle autorità centrali, quali EBA e BCE, in base alla quale le banche di grandi dimensioni siano più solide e sicure per i risparmiatori.

Se tutto questo non bastasse, la concentrazione di banche permette agli istituti interessati di beneficiare di importanti vantaggi dal punto di vista fiscale. Ebbene, proprio in tale contesto si fanno sempre più insistenti le voci in merito a delle futuri fusioni bancarie. Tra i clienti interessati, si annoverano quelli di BPM. Quest’ultimo, infatti, sembra pronto ad unirsi a Unicredit oppure BPER. Un’altra ipotesi, è quelle ch riguarda le possibili fusioni che vedranno coinvolte MPS, Banca Carige e Banca Popolare di Sondrio.

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Al momento, è bene ricordare, si tratta solamente di voci e non sono ancora giunte conferme in merito. Se tali piani dovessero tramutarsi in realtà, però, non si potrà non volgere un occhio di riguardo ai correntisti degli istituti coinvolti. In caso di fusione, infatti, si ritroverebbero a dover fare i conti con alcuni disagi, come ad esempio il cambio dell’Iban o addirittura la chiusura di alcuni sportelli. Non resta quindi che attendere e vedere come si evolverà la situazione.

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