Anziana truffata per 3 milioni di euro: la finta beneficenza

Padre e figlia, titolari di una Onlus fittizia, creata per portare nei loro conti corrente i milioni dei donatori

Guardia di finanza
Guardia di finanza (Fonte foto: web)

Un duro lavoro per la Guardia di Finanza di Alghero, coordinata dal Comando Provinciale di Sassari, che ha portato a galla una super truffa ai danni di una povera malcapitata donna di Alghero, molto benestante ed in età avanzata.

Una truffa milionaria, come quella completata grazie ai codici fiscali di persone ormai defunte, a Milano. In questo caso però, come specificato, a perderci non era lo Stato, ma una cittadina che si era fidata delle persone sbagliate. L’indagine, è iniziata grazie a dei semplici controlli fiscali.

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Diversi milioni finiti in associazioni fittizie: la truffa

Al centro dell’inchiesta, una fondazione senza scopo di lucro algherese, con il suo rappresentante legale, venuti all’evidenza per dei dubbi che riguardavano alcune proprietà immobiliari e dai profitti che sembravano piuttosto irregolari. A finire sotto i riflettori per presunti reati fiscali legati ad una società, sono stati anche i genitori e la sorella di Matteo Renzi.

Tornando però sulla vicenda algherse, i ricavi non dichiarati dalla società, sono stati scoperti per una cifra che supera i 670.000 euro. Inoltre, il suddetto rappresentante legale era legato anche a commissioni per diversi raggiri ai danni di un’anziana benestante, che aveva intestato alla Fondazione, tutto il suo patrimonio, sia immobiliare che mobiliare. L’uomo, aveva fatto leva soprattutto sulla condizione della donna, vedova e senza figli, nonché invalida in piccola percenutale. Ed ancora, una truffa ai danni della Agenzia per le Erogazioni in Agricoltura, da parte dell’uomo e di sua figlia.

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Tutto questo ha portato al sequestro di 31 rapporti finanziari accesi su ben 8 diversi istituti di credito, senza contare i 115 immobili, divisi su territori di Sardegna, Piemonte, Liguria, per beni totali di 3 milioni di euro. Al momento, la richiesta del Pubblico Ministero e disposta dal Giudice dell’Udienza Preliminare del Tribunale di Sassari, è di rinvio a giudizio per l’uomo e sua figlia.

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