Il sondaggio è falso la truffa invece è vera: conti correnti svuotati

Il vizio della truffa non si ferma davanti a niente, ogni appiglio è buono per far nascere situazioni da sfruttare a proprio vantaggio.

Affare vaccino
Affare vaccino (Adobe)

Succede che 200mila persone in tutto il mondo ci cascano, succede che le motivazioni di tali defezioni, viene da chiedersi, siano davvero da ricercare nella bravura di chi sta dall’altra parte. Molto semplice, dall’altra parte ci sono esperti truffatori, il mezzo utilizzato, le motivazioni, insomma, hanno come tema centrale il vaccino, la pandemia, tema al quale  cittadini sono chiaramente molto sensibili. Il gioco è fatto, la vittima pecca di fiducia, probabilmente.

Un falso sondaggio sul vaccino Pfizer, ampiamente utilizzato nel nostro paese, per catturare l’attenzione della potenziale vittima. Il falso sondaggio la possibilità di vincere una gift card della casa farmaceutica di 50 o 100 dollari cosi come dichiarato da alcuni ricercatori di Bitdefender Antispam Lab che hanno conosciuto la truffa, ed il tutto che si riconduce alla richiesta di pagamento di spese di spedizione per poter ricevere l’oggetto che si è vinto o avuto in omaggio.

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Il sondaggio è falso la truffa invece è vera: il solito gioco di link ad ingannare l’utente

Truffa link
Truffa link (Adoe)

La pagina con il sondaggio che si crede vero dell’azienda farmaceutica, poi lo spostamento su un’altra pagina, dove in pratica ci sarà la richiesta del pagamento delle spese di spedizione per ricevere il fantomatico premio. Ovviamente per pagare le spese di spedizione bisognerà inserire le credenziali qualche conto corrente o prepagata, ed è li che scatta la vera e propria truffa. I nostri soldi, verranno rubati in questo preciso momento.

In cambio della compilazione del sondaggio fasullo – si legge nel report di Bitdefender Antispam Lab – alle vittime viene offerta una ricompensa gratuita ma viene chiesto di pagare una tariffa nominale per coprire la spedizione”.

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Proteggersi da questo genere di truffe può essere semplice, basta non fidarsi subito di ciò che ci si ritrova davanti agli occhi. Controllare la composizione del link, se realmente corrisponde a quello dell’azienda originale, ad esempio. E poi, come sempre dovrebbe essere, non fidarsi subito di ciò che ci sembra assolutamente affidabile.

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