Niente più prelievi al bancomat: da luglio scatta ufficialmente lo stop

Novità che di certo rivoluzioneranno il concetto di banca e di tutto ciò che ad essa in qualche modo colleghiamo.

Bancomat
Bancomat (Adobe)

La grande rivoluzione delle banche è iniziata, a cominciare da alcuni obblighi, chiaramente non per tutti, considerando che non tutti i clienti di un istituto di credito dispongono di determinate giacenze. Prendiamo ad esempio i clienti Fineco o Unicredit. Da luglio, per loro ci sarà la chiusura del conto per chi possiede giacenze superiori a 100mila euro non supportate però da fondi di investimento o di finanziamento con la stessa azienda.

Sempre Unicredit ha annunciato che ci saranno aumenti nelle spese di conto per tutti i clienti. Altra situazione che di certo non farà piacere ai correntisti. Altra notizia alquanto rilevante è quella che riguarda Ing. L’istituto ha infatti annunciato che a partire dal 1 luglio provvederà alla chiusura delle sue filiali in alcune città. In altre semplicemente cambieranno sede, passando in zone del tutto diverse dalle precedenti. Una iniziativa rivoluzionaria.

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Niente più prelievi al bancomat: da luglio cambia tutto, addio ai contanti

Per i clienti Ing, invece la sorpresa riguarderà al scomparsa vera e propria delle filiali della loro banca. Qualcosa di assolutamente unico. Al posto della classica filiale sorgeranno degli Hub che avranno il compito di mantenere quel legame fisico con il cliente ed approfondire altri tipi di collaborazioni. Finanziamenti, assicurazioni, tipologie di prodotto del tutto diverse da quelle per le quali siamo soliti recarci in banca. Le condizioni, ovviamente cambieranno per tutti.

Trattamenti riservati per chi è cliente da prima del 2018 e dovrà andare a prelevare contante presso gli ATM di altre banche, per importi superiori ai 50 euro. In quel caso scatterà la gratuità, sotto la soglia indicata, invece si pagherà una piccola quota. Niente commissione invece per chi accredita stipendio o pensione o in ogni caso almeno 1000 euro al mese.

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Anche questo, ovviamente, comporterà un aumento generalizzato delle spese di gestione dei conti correnti. Incassare un assegno, ad esempio, si potrà, inviando il tutto con posta assicurate presso gli uffici preposti della propria banca, ovviamente, quindi, sostenendo altre spese.

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