Un accurato lavoro delle forze dell’ordine ha permesso di mettere fine ad un’associazione a delinquere dedita alla creazione di documenti falsi
Le indagini sono state lunghe ma alla fine il risultato è stato raggiunto. Le forze dell’ordine hanno sgominato un’associazione a delinquere con base a Napoli composta da afgani, pakistani ed italiani.
I criminali per diverso tempo hanno agito indisturbati producendo documenti falsi per permessi di soggiorno in Italia. Il blitz ha portato all’arresto di una persona, ai domiciliari per altre due e all’obbligo di dimora per i restanti undici soggetti coinvolti. L’accusa è di quelle pesanti: associazione a delinquere finalizzata a favorire l’immigrazione clandestina e falso ideologico e materiale.
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Le indagini che hanno portato alla scoperta dell’associazione a delinquere che produceva documenti falsi
Il lavoro di investigazione ha radici profonde che affondano nel 2015 anno in cui ci furono i vari attentati terroristici a Parigi e in Belgio. Nel mentre venivano prodotti certificati di residenza, dichiarazioni di ospitalità, certificati di conoscenza della lingua italiana e tutta una serie di documentazioni che consentivano di ottenere il permesso di soggiorno in Italia e di conseguenza anche negli altri paesi dell’Unione Europea.
Tra le persone coinvolte figura anche Pasquale Averaimo 65enne dipendente di una municipalità del Comune di Napoli. Si occupava del rilascio e del rinnovo delle carte d’identità e di altre pratiche burocratiche affini. Per ogni sua “prestazione” percepiva un compenso piuttosto ingente.
I “capi” della banda erano il pakistano Iqbal Naveed (proprietario anche dell’Internet Point situato nella città partenopea e posto sotto sequestro, dove avvenivano le losche manovre) e il marocchino Lahaussine Chajaoune per cui il gip ha ordinato gli arresti domiciliari. Ma non è finisce qui.
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L’organizzazione poteva vantare contatti con persone residenti in Francia ed in Belgio. Documenti e certificazioni varie stampate a Napoli arrivano anche nei suddetti paesi ovviamente a fronte di pagamenti ritenuti adeguati.